5 mosse da fare appena ricevi un decreto ingiuntivo

Scritto da: Herbert Fortunato - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Capita spesso di ricevere un decreto ingiuntivo, cioè un ordine di pagamento proveniente dal Tribunale. Nessun allarme! 

Ecco le 5 mosse da fare nell'immediato per evitare problemi: 

1) Controlla le scadenze

Leggi l’ultima pagina: indica se il decreto è provvisoriamente esecutivo e il termine per opporsi (di regola 40 giorni dalla notifica).

Conserva le prove di notifica (busta, relata, ricevute PEC) e segnati la data: dal rispetto dei termini dipende tutto!


2) Valuta subito come agire

Se è provvisoriamente esecutivo, il creditore può notificare precetto e, dopo 10 giorni, avviare pignoramenti.

In questo caso puoi:

Pagare/negoziare (anche a saldo e stralcio o con piano di rientro).

- Presentare opposizione con istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva.

- Se l’hai saputo tardi per notifica irregolare, valuta l’opposizione tardiva.


3) Prepara il fascicolo difensivo (checklist documenti)

Raccogli e ordina in cartelle separate:

  • contratto/ordini, condizioni generali, DDT o prove di consegna/servizio.

  • Fatture, estratti conto, bonifici, note di credito, eventuali contestazioni inviate (email/PEC).

  • Calcoli di interessi e clausole penali applicate.

  • Qualsiasi prova su vizi del bene/servizio, compensazioni,  prescrizione, errori di importo o soggetto.


4) Scegli la strategia con l’avvocato

Opposizione totale o parziale (puoi contestare solo una parte del credito).

Eccezioni tipiche: inesistenza/parziale esistenza del debito, prescrizione, difetti di prova, interessi ultralegali o anatocistici, clausole vessatorie.

Sospensione: chiedila subito se c’è rischio di esecuzione.



5) Verifica cassa e operatività

Monitora conti e terzi debitori (clienti): il primo attacco è spesso il pignoramento presso terzi.

- Evita trasferimenti anomali di beni/denaro: possono essere revocati e aggravare la posizione.

- Se arriva un pignoramento: rispondi nei termini con le opportune azioni giudiziarie (opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi), valuta conversione (sostituire i beni pignorati con una somma) e accordi per ridurre costi esecutivi.



Ricorda inoltre che:

Posso trattare mentre faccio opposizione? Certo: molti decreti si chiudono con transazioni; l’opposizione serve anche a riequilibrare la trattativa.

E se non faccio nulla? Trascorsi i termini, il decreto diventa definitivo, il credito non è più contestabile e può partire l’esecuzione forzata con ulteriori costi e blocchi operativi.






Pubblicato da:


Herbert Fortunato

Avvocato Civilista




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