Conferenza:
L'intervento al convegno ha esplorato l'evoluzione della sorveglianza nell'era digitale, interrogandosi su come le moderne tecnologie abbiano potuto trasformare non solo le modalità ma anche il paradigma stesso della sorveglianza. Partendo dal concetto del Panopticon di Michel Foucault, che simboleggia il potere disciplinare e l'auto-sorveglianza nelle istituzioni moderne, si è evidenziato il passaggio a metodi di sorveglianza più sofisticati, quali l'intelligenza artificiale e il machine learning. Questi strumenti estendono la sorveglianza oltre la dimensione fisica, influenzando anche comportamenti e preferenze individuali.
È stata sottolineata la problematica dell'"automazione del pregiudizio" con gli algoritmi, che, basandosi su dati storici, possono perpetuare discriminazioni e disuguaglianze. Inoltre, si è discusso l'impatto delle rivelazioni di Edward Snowden sulla percezione pubblica della sorveglianza, evidenziando come la consapevolezza aumentata abbia modificato l'interazione degli individui con i meccanismi di controllo, conferendo loro maggiore potere e autonomia. In conclusione, si è osservato che, nonostante i cambiamenti minimi nelle politiche di raccolta dati dopo Snowden, la consapevolezza del pubblico sulla sorveglianza ha subito una significativa trasformazione.
Fonte: Politica criminale e diritto penale: un confronto tra USA e Italia - Incontri di studio con il Prof. Jonathan Simon