Caso legale:
ELABORATO DI PARTECIPOAZIONE AL CONCORSO
“Difensore d’ufficio dell’anno 2018 - Avvocato Fulvio Croce”
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"..omissis.." con la presente redazione descrive sinteticamente l’attività svolta in favore della propria assistita sin dalla fase cautelare, in occasione della convalida d’arresto in carcere con contestuale applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per l’ipotesi delittuosa di tentato omicidio, nonostante la richiesta della Procura della Repubblica in tema di misura, fosse, inevitabilmente, della custodia cautelare in carcere.
Innanzitutto, preme evidenziarsi di come, benché nella richiesta di applicazione di misura cautelare e personale a carico dell’indagata, a firma del Magistrato del Pubblico Ministero procedente, veniva rilevata a carico della prefata “ … una spiccata pericolosità sociale e l’inaffidabilità di una spontanea osservanza da parte dell’indagata a forme di autocontrollo, emerge un concreto, grave ed attuale pericolo di reiterazione di delitti contro la persona in danno della medesima p.o. … “, attraverso una serie di istanze de libertate, quattro per l’esattezza, veicolanti indagini difensive, tra cui intercettazioni ambientali, si è riusciti ben presto, come di qui a breve succintamente si esporrà, a neutralizzare l'originario impianto dell’Accusa.
In particolare, sul punto da ultimo indicato, sin dalle sommarie informazioni testimoniali rese dalla madre dell’indagata e compagna convivente della persona attinta dal fendente, in data 5 luglio 2017, emergeva con sconcertante chiarezza di come la ritenuta parte ".. omissis ..".
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