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In tema di ingiusta detenzione, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione IV^ Penale "Annulla l'ordinanza impugnata con rinvio per un nuovo giudizio alla Corte di appello di Roma".

Penale Sent. Sez. 4 Num. 44577 Anno 2022




Sentenza giudiziaria: La Corte territoriale ha ritenuto la sussistenza della grave colpa ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo per l'ingiusta deduzione subita per la condotta processuale gravemente imprudente della ricorrente che, in sede di interrogatorio di convalida dell'arresto per il delitto di tentato omicidio in danno del compagno della madre, ha mantenuto il silenzio su elementi essenziali della fattispecie a lei ascritta, non specificando le ragioni dell'accoltellamento della persona offesa, così da contribuire a creare e mantenere un quadro di gravità indiziaria a suo carico in ordine al citato delitto, rispetto al quale, solo a custodia cautelare già cessata, ha fornito giustificazioni sufficienti a revocarlo. Infatti, secondo la ricostruzione della Corte territoriale, la Crudu, solo dinanzi al p.m. nell'interrogatorio del 11 dicembre 2017, quando la custodia cautelare era ormai cessata, ha dettagliatamente riferito le circostanze di fatto e le emozioni soggettive che hanno indotto il GIP a ravvisare una situazione legittima difesa ed archiviare il procediamo nei suoi confronti. 3. I motivi di ricorso, meglio precisati anche col motivo aggiunto, sono fondati.



Pubblicato da:


Ivano Ragnacci

Avvocato Penalista Cassazionista del Foro di Roma