La Corte Suprema di Cassazione accoglie il ricorso della difesa in tema di ingiusta detenzione. Sent. Depositata il 4 agosto 2025.

Sentenza n. 208/2025 della IV^ Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione




Sentenza giudiziaria: La IV^ Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza depositata il 4 agosto 2025, in accoglimento del ricorso presentato dalla difesa avverso l'ordinanza di rigetto della Corte di Appello di Roma, sulla istanza d'indennizzo dell'assolto i giustamente detenuto, rileva "... che la motivazione è manifestamente illogica perché rinviene la colpa dell'istante nell'omessa qualificazione giuridica invece che nell'aver mentito o nell'essere stato reticente, posto che sono questi i comportamenti che, secondo i principi giurisprudenziali, integrano la condotta colposa, dovendosi altresi precisare che la menzogna e la reticenza riguardano fatti e non ricostruzioni giuridiche, le quali competono all'Autorità giudiziaria. Quanto alla asserita colpa di essere il giovane rientrato sul luogo dei fatti, dopo essersene inizialmente allontanato, il Collegio rileva che è la stessa ordinanza impugnata ad affermare che egli, alla stregua degli altri protagonisti della vicenda, dopo essersi inizialmente sottratto alla lite, era tornate sul iuogo della stessa perché li si trovava la sua abitazione (p. 14 ord.). La motivazione sul punto appare pertanto illogica e contraddittoria ... ".



Pubblicato da:


Ivano Ragnacci

Avvocato Penalista Cassazionista del Foro di Roma




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