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Fase 2, centri commerciali: negozi e punti vendita possono recedere dal contratto

Scritto da: Jacopo Lorenzon - Altalex




Pubblicazione legale: Nella giornata di lunedì 18 maggio 2020 sono tornate finalmente a rialzare le saracinesche le attività c.d. “non essenziali” (bar, ristoranti, negozi, centri estetici). Il rispetto delle severe condizioni di sicurezza imposte dalla legislazione emergenziale –sommandosi alle gravi perdite subite durante il lungo periodo di chiusura– potrebbe però scoraggiare taluni a proseguire nella gestione della propria attività. E la situazione potrebbe essere ancor più difficile per quei “punti vendita” situati all’interno dei centri commerciali, ove si dovrà fare i conti con ingressi scaglionati e, probabilmente, con orari differenziati di apertura e chiusura. Invero, proprio per quest’ultimi operatori si prospettano, oggi, nuove forme di tutela alla luce di una recente pronuncia della Corte di Cassazione che, a fine febbraio, è intervenuta a riqualificare i rapporti in essere fra le società che gestiscono i centri commerciali e i singoli negozianti.

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Pubblicato da:


Jacopo Lorenzon

Avvocato d'impresa