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Avvocato Jeannette Baracco a Piove di Sacco

Jeannette Baracco

Avvocato Penalista a Padova

Informazioni generali

Laureata con massimo dei voti e lode a Padova, e iscritta presso l'Ordine degli Avvocati di Padova, l’Avv. Baracco offre la propria consulenza in tutti i settori del diritto penale; ha maturato esperienza, in particolare, in reati contro la persona (stalking, maltrattamenti, violenze in generale, codice rosso ecc.), contro la p.a., in materia di stupefacenti e contro il patrimonio (furto, rapina, truffa), anche nelle forme associative. Assiste le vittime di reato, le quali vogliano rivendicare pretese risarcitorie derivanti dall'aver subito un danno. Iscritta nelle liste del gratuito patrocinio.

Esperienza


Diritto di famiglia

In questi casi la capacità di ascolto e comprensione è fondamentale. L’Avv. Baracco, anche grazie a validi colleghi con esperienza ventennale, assiste le persone che vogliano porre fine alla relazione con il partner. Esperienza professionale derivata dalla costante frequenza di corsi di aggiornamento e letture specializzanti.


Separazione

Mediante la collaborazione con validi colleghi, presto assistenza nell’ambito di procedimenti relativi a separazione e divorzio e di aiuto legale durante la crisi coniugale. Durante il colloquio vengono prospettate tutte le possibili vie: dalla mediazione familiare, sino alla separazione, consensuale e giudiziale. Nel corso di questa vicenda, la sensibilità dell’avvocato nell’ascolto è di fondamentale importanza, soprattutto perché sovente i casi di separazioni si collegano a vissuti e agiti violenti all’interno della vita coniugale.


Divorzio

Assistenza nell’ambito di procedimenti relativi alla definitiva chiusura del rapporto di coniugio.


Altre categorie

Diritto penale, Stalking e molestie, Gratuito patrocinio, Violenza, Reati contro il patrimonio, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Omicidio, Immigrazione e cittadinanza, Diritti umani, Recupero crediti, Tutela dei minori, Matrimonio, Discriminazione, Multe e contravvenzioni, Diritto amministrativo, Ricorso al TAR, Diritto civile, Pignoramento.



Credenziali

Pubblicazione legale

L’abuso di autorità nel delitto di violenza sessuale ex art. 609 bis co. 1 c.p.: la parola alle Sezioni Unite

Ius in itinere

Con la sentenza 1 ottobre 2020, n. 27326 (udienza. 16 luglio 2020) le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono intervenute, in tema di violenza sessuale, per dirimere il contrasto giurisprudenziale in ordine alla portata definitoria del concetto di abuso di autorità. Si tratta, come noto, di una delle condotte modali alternative – insieme a quelle di violenza e di minaccia – necessarie per la configurazione del reato di cui all’art. 609 bis co. 1 c.p. La questione affrontata dalle Sezioni Unite è “se, in tema di violenza sessuale, l’abuso di autorità di cui all’art. 609 bis c.p. comma 1, presupponga nell’agente una posizione autoritaria di tipo formale e pubblicistico o, invece, possa riferirsi anche a poteri di supremazia di natura privata di cui l’agente abusi per costringere il soggetto passivo a compiere o subire atti sessuali”.

Pubblicazione legale

La portata definitoria del concetto di atti sessuali nel delitto di cui all’art. 609 bis c.p.

Ius in itinere

Dopo aver recentemente chiarito la portata definitoria del concetto di abuso di autorità, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata, in tema di esatta qualificazione – e delimitazione – del concetto di atto sessuale, idoneo ad integrare la fattispecie in esame. Partendo dal dictum giurisprudenziale oggetto di trattazione nel prossimo paragrafo, il presente contributo analizzerà la progressiva enucleazione, ad opera del formante giurisprudenziale, del concetto di atti sessuali, suscettibile di incriminazione penale ex art. 609 bis c.p.

Pubblicazione legale

Cass. Pen., Sez. V, 18 gennaio 2021, n. 1943 sulla configurabilità del delitto tentato di atti persecutori

Ius in itinere

“Secondo la regola generale propria dei reati di evento, è (logicamente e giuridicamente) possibile che alla commissione della condotta medesima, in particolare di atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare uno degli eventi di cui alla norma 612 bis c.p., non segua l’effettiva causazione di alcuno di essi. E, in tali casi, il fatto sarà punibile quale delitto tentato.” (Cass. Pen., sez. V, 18.1.2021, n. 1943).

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Piove di Sacco (PD)

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