Avvocato Leonardo Torsani a Riccione

Leonardo Torsani

Separazioni, divorzi, minori, famiglie di fatto, eredità, infortunistica, malasanità

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Il nesso causale fra malpractice sanitaria e infezione nosocomiale

Scritto da: Leonardo Torsani - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Sempre più spesso capita che in sede operatoria o post operatoria il paziente contragga infezioni, anche gravi, che possono condurre a eventi deteriori ed in tali casi occorre verificare la sussistenza del nesso causale fra la condotta dei sanitari e la contrazione dell’infezione.

Giova a riguardo ricordare i criteri medico - legali di giudizio, da tempo elaborati dalla dottrina più pregiata, al fine di accertare la sussistenza o meno della causalità giuridica, alla stregua della regola probatoria del "più probabile che non".

Orbene, fra i predetti criteri di giudizio, pur in assenza di un'esplicita gerarchia, si individuano, innanzitutto, (i) il criterio cronologico, (ii) il criterio topografico ed (iii) il criterio di continuità fenomenologica.

Il primo indica l'eventuale correlazione tra il momento di azione/omissione del fattore causale ed il momento della manifestazione del danno; tale criterio è da considerarsi come un mero indizio, non consentendo di per sé solo l'affermazione del nesso causale sulla base della formula post hoc ergo propter hoc ed assumendo, pertanto, rilevanza solo se integrato con gli ulteriori criteri appena menzionati.

Il secondo criterio indica la correlazione tra il danno e la sede anatomo-funzionale su cui ha agito l'ipotizzato fattore causale (ossia la corrispondenza tra la sede delle lesione ed il luogo di applicazione della "violenza"); esso ha valore soprattutto in presenza di lesioni traumatiche, essendo, invece, assente nelle malattie meta e para-traumatiche.

Il terzo criterio consiste nella rilevanza diagnostica eziologica, sussistente qualora si ravvisi una continuità di sintomi (non necessariamente specifici e di particolare gravità) nell'intervallo compreso tra l'azione/omissione e l'evento di danno.

Gli ultimi due criteri medico-legali di giudizio consistono nel criterio di adeguatezza e nel criterio di esclusione di altre cause.

Il criterio di adeguatezza eziologica o di idoneità lesiva consiste nella dimostrata capacità dell'evento censurato di produrre la lesione e deve obbedire alla duplice esigenza della proporzionalità e della corrispondenza qualitativa. Avendo tale criterio una base prevalentemente statistica e non rendendo sempre applicabile un dato generico ad uno concreto, parte della dottrina ha elaborato il criterio della possibilità scientifica, il quale, muovendo dalle conoscenze scientifiche del momento, stabilisce l'ammissibilità scientifica del nesso causale intercorrente tra il fattore eziologico e l'evento di danno. Infine, il criterio di esclusione di altre cause permette di valutare se la causa di rilevanza giuridica possa agire da sola o con il concorso di altre cause preesistenti, simultanee e sopravvenute le quali, se effettivamente concause, non interrompono il nesso causale.

Pertanto, qualora sia soddisfatto tale criterio (ossia le cause siano da sole necessarie e sufficienti a produrre l'evento in via del tutto autonoma), la catena causale è sicuramente interrotta.


Avv. Leonardo Torsani - Separazioni, divorzi, minori, famiglie di fatto, eredità, infortunistica, malasanità

Laureato cum laude mi occupo dal 2002 del diritto civile con particolare preferenza per l'area della famiglia e del risarcimento danni. Sono coaudiutore del Tribunale di Rimini per le amministrazioni di sostegno (anziani o invalidi) e le curatele di eredità giacenti. Ho maturato esperienza anche nel diritto sammarinese, sempre in ambito civile, patrocinando presso il Tribunale di San Marino.




Leonardo Torsani

Esperienza


Diritto di famiglia

Mi occupo con particolare preferenza del diritto dei coniugi, degli uniti civilmente o delle famiglie di fatto, tutelando gli interessi dei minori o dei genitori sia innanzi al Tribunale di Rimini sia presso il Tribunale per i minorenni dell'Emilia Romagna


Eredità e successioni

Seguo svariati casi di divisioni ereditarie (e collazioni in ipotesi di donazioni ricevute in vita dagli eredi), petizioni di eredità, legati, esecuzioni o impugnazioni di testamenti, essendo anche coadiutore del Giudice Tutelare presso il Tribunale di Rimini come curatore delle eredità giacenti


Separazione

Difendo coniugi sia in sede giudiziale sia in sede stragiudiziale per individuare le migliori tutele per i figli, per le questioni patrimoniali legate allo scioglimento della comunione e alla divisione dei beni, per le questioni anche transnazionali qualora uno dei coniugi sia di nazionalità straniera


Altre categorie:

Divorzio, Matrimonio, Risarcimento danni, Sfratto, Malasanità e responsabilità medica, Diritto civile, Tutela dei minori, Diritto assicurativo, Diritto internazionale ed europeo, Locazioni, Tutela degli anziani, Unioni civili.


Referenze

Titolo professionale

Eredità giacente

Fondazione Commercialisti di Milano - 12/2021

Il corso nazionale aveva lo scopo di aggiornare i curatori delle eredità giacenti sugli aspetti fiscali, amministrativi e contabili relativi alla gestione delle procedure di liquidazione dei patrimoni ereditari dismessi

Pubblicazione legale

Successioni ed eredità

Internet

Cosa si intende quando parliamo di successione ereditaria? A titolo universale (EREDE): l’erede subentra nella totalità dei rapporti attivi/passivi. A titolo particolare (LEGATARIO): quanto il de cuius lascia solo un determinato bene e non una quota dell’intero patrimonio, il legatario non subentra quindi nei debiti. Successione legittima (ex lege o ab intestato): quando l’erede muore senza testamento o gli eredi testamentari sono deceduti o non accettano l’eredità o quando il testamento è invalido. Successione testamentaria: alternativa a quella legittima, quando il testatore istituisce un erede non si fa luogo alla successione legittima, nemmeno per quei beni non indicati in testamento. Capacità a succedere: chi sia nato e sia in vita al momento dell’apertura della successione ovvero il figlio concepito s poi viene in vita (nascituro). Indegnità a succedere: colui che ha ucciso (o tentato) il de cuius. Il minore accetta l’eredità con beneficio di inventario (separazione patrimoniale dei beni ereditati da quelli propri) e decade con il compimento della maggiore età. Rinuncia: dichiarazione avanti al Notaio o Cancelliere di non accettare l’eredità, registrata e trascritta nei RRII per l’opponibilità ai terzi. Non può essere effettuata a fronte di un corrispettivo e non può nemmeno essere oggetto di accordo con altri eredi. Se fatta in frode alle ragioni dei creditori dei chiamati all’eredità, può essere impugnata, nei limiti della legittima. (continua)

Titolo professionale

Eredità giacenti - profili internazionali

ED Genealogia - 5/2023

Il corso ha approfondito le tematiche relative alle successioni internazionali e alle eredità giacenti che presentino beni (o eredi) all'estero, affrontando anche gli aspetti fiscali e normativi di interesse

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Lo studio

Leonardo Torsani
Viale San Lorenzo, 2
Riccione (RN)

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