Pubblicazione legale:
Può l’atto amministrativo illegittimo divenire fatto illecito e costituire fonte dell’obbligo risarcitorio?
L’attività della PA è difatti volta a regolare e gestire i beni pubblici e privati, comprimendo talvolta le facoltà inerenti diritti soggettivi perfetti (proprietà, ecc.) a ciò legittimata dall’art. 10 della Dichiarazione dei Diritti ove espressamente prevede limiti imposti dalla legge nel superiore interesse pubblico.
Può accadere tuttavia che la PA commetta iniuria a danno del privato e come tale l’atto amministrativo regredisce a fatto produttivo di danno e, qualora leda un diritto soggettivo, espone la PA all’obbligo risarcitorio.
Dunque, occorre dare definizione all’interesse legittimo per differenziare le ipotesi in cui la sua lesione non espone la PA ad obblighi ulteriori rispetto all’annullamento o alla adozione di un atto. L’interesse legittimo non trova una definizione nel diritto positivo essendo un concetto nato, nell’ambito dell’ordinamento sammarinese, dalla penna dei Giudici che lo hanno definito come l’aspettativa di ogni singolo cittadino verso una condotta della PA che sia legale, trasparente ed efficiente, cosicché la condotta che sia in violazione di legge o in assenza di competenza o in eccesso di potere è ritenuta violativa di un interesse della collettività al corretto andamento ed alla corretta gestione della cosa pubblica e tale interesse può essere fatto valere dal singolo consociato contro singoli atti della PA. Si tratta dunque di un diritto mediato ove il singolo cittadino diviene portatore di un diritto generale e mira a farlo valere anche nell’interesse (continua)
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