Pubblicazione legale:
Si avvicina la data dell'udienza a carico di Paolo Marco Filippin, di Artegna, amministratore di fatto di Fabbriche riunite srl, già Stato Italia srl, azienda di Brugnera specializzata nel commercio al dettaglio di mobili per la casa. Contro di lui avevano sporto querela per truffa contrattuale diversi clienti ma lui, tramite il suo legale, spiega di attendere «con la massima serenità» gli sviluppi del processo che lo riguarda e nel quale è assistito dall'avvocato Lorenzo Magnarelli, del foro di Roma, specializzato in diritto penale dell'economia. Secondo il legale la ricostruzione giuridica «svela un'essenza totalmente diversa» rispetto alla prospettiva civilistica «evidenziata dai soggetti intervenuti nelle varie trame contrattuali». «Se tali soggetti dichiarano di aver subito un inadempimento, ciò non implica, in alcun modo, alcun automatismo in termini di rilevanza penale delle condotte precedenti» continua il legale. L'avvocato ricorda che «la società obbligata ad onorare quei contratti avesse 1.250.304,57 euro di crediti al momento del fallimento. L'inadempimento lamentato poteva essere messo in relazione a tali crediti ed affrontato secondo procedura. Ecco perché non ha ragion d'essere l'accanimento, anche mediatico, sviluppatosi contro il Filippin: egli da taluni è stato considerato fino ad ora soltanto un bersaglio da colpire per ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese». Magnarelli ricorda che «il signor Filippin è semplicemente un soggetto attinto da un'accusa nell'ambito di un processo penale. Tale processo non ha ancora trovato la propria sintesi in alcun provvedimento giudiziale. Egli è già insorto contro l'imputazione elevata nei confronti dello stesso proprio al fine di abbracciare la verità: non esistono soltanto le lamentele dei soggetti sedicenti danneggiati. La sensazione è che tutti questi soggetti sedicenti persone offese abbiano già perso la loro vera occasione procedimentale. Peraltro, in tale contesto, le esperienze in ambito televisivo del Filippin non rilevano in alcun modo in ordine alla vicenda suindicata