Il Jobs Act ed i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, c.d. economici. La reintegra nel posto di lavoro e l'indennità risarcitoria

Scritto da: Lorenzo Minisci - ProntoProfessionista




Pubblicazione legale: In attuazione della Legge delega 183/2014 (il c.d. Jobs Act) il Consiglio dei Ministri ha approvato il D. Lgs. 23/2015 contenente disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. Il nuovo contratto a tutele crescenti si applica a tutti gli impiegati, operai e quadri assunti con contratto a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 23/2015, prevedendo una nuova disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi. Quando si accerta che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, ovvero i cosiddetti "licenziamenti ingiustificati", il Decreto 23/2015 introduce una tutela risarcitoria certa, commisurata all’anzianità di servizio e, quindi, sottratta alla discrezionalità del giudice che dovrà dichiarare estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento condannado il datore di lavoro al pagamento di una indennità, non assoggettata a contribuzione previdenziale, di importo pari a due mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità.

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Avvocato Lorenzo Minisci a Roma
Lorenzo Minisci

Avvocato cassazionista