Caso legale:
Soggetto condannato per reati in materia di stupefacenti aveva presentato un'istanza di affidamento in prova al servizio sociale avendo trovato un lavoro adeguato alle sue esigenze e essendo privo di ulteriori pregiudizi penali.
Una volta controllato il fascicolo processuale sono emersi diversi precedenti di polizia (fermi e individuazioni con altri soggetti pregiudicati), nonché una denuncia per estorsione aggravata ai danni di un personaggio politico.
Grazie all'attività difensiva svolta non solo si è dimostrato l'assoluta estraneità del condannato ai circuiti criminali romani (uno dei soggetti pregiudicati con il quale era stato fermato più volte era un familiare, mentre gli ulteriori soggetti erano o colleghi di lavoro o avventori del locale notturno ove lavorava), ma si è riuscito a dimostrare la completa estraneità per l'estorsione, che nel frattempo è stata derubricata nel meno grave reato di minaccia e per il quale il Pubblico Ministero procedente ha richiesto l'archiviazione per insussistenza del fatto.
Il Tribunale di Sorveglianza di Roma che aveva manifestato dubbi sulla possibilità di scontare la pena in affidamento in prova (la misura più ampia prevista dalla Legge sull'Ordinamento Penitenziario) ha immediatamente concesso la misura alternativa alla detenzione invocata.