Sentenza giudiziaria:
Un imprenditore del settore nell'intenzione di aiutare un cliente a recuperare della merce di importazione in Italia, ferma in vari porti italiani, si è interessato in prima persona ai motivi delle lungagini di sdoganamento di alcuni container. A seguito di varie telefonate è stato dapprima iscritto nel registro degli indagati e poi tratto in arresto per il delitto di associazione a delinquere finalizzata al Contrabbando di Tabacchi Esteri Lavorati, ricevendo una condanna in primo grado.
A seguito dell'impugnazione di tale sentenza, la Corte di Appello ha accolto la tesi difensiva, rilevando l'assoluta assenza di ogni requisito dell'associazione a delinquere, rilevando l'assenza di legami tra l'imprenditore e gli altri imputati e sottolineando la non sussistenza di alcuna associazione a delinquere tra gli stessi.