Avvocato Luca Sembenini a Verona

Luca Sembenini

Avvocato esperto in diritto del lavoro, immobiliare e di famiglia a Verona e provincia

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Modifica decoro architettonico condominio e normativa superbonus

Scritto da: Luca Sembenini - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

E' noto che il Legislatore (D.L. 34/2020) ha previsto che la delibera di approvazione dei lavori di efficientamento energetico di cui al Superbonus 110% è valida con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno un terzo del valore dell’edificio.

Nel caso, però, che i lavori deliberati modificano sostanzialmente il decoro architettonico del condominio e la facciata tale delibera deve essere approvata all'unanimità.

Infatti, l’art. 1120 c.c., nell’individuare le limitazioni alle innovazioni, espressamente vieta quelle che alterino il decoro architettonico dell’edificio.

In linea con quanto sopra gli ermellini, con statuizione particolarmente sensibile al problema, ebbero ad affermare che “Costituisce innovazione lesiva del decoro architettonico del fabbricato condominiale, come tale vietata, non solo quella che ne alteri le linee architettoniche, ma anche quella che comunque si rifletta negativamente sull’aspetto armonico di esso, a prescindere dal pregio estetico che possa avere l’edificio” (Cass. civ., sez. II, 11-05-2011, n. 10350).

Si ritiene quindi che la delibera che va ad “alterare” il decoro, possa essere adottata solo con il consenso unanime di tutti i condomini.

Sullo specifico tema del Superbonus si è anche espresso in tempi recenti il Collegio Tribunale di Milano, il quale con provvedimento del 30.9.2021 (nella procedura di reclamo avverso un precedente provvedimento cautelare del 13.8.2021) ha ritenuto che la modifica della facciata per la realizzazione dei lavori del cd. Superbonus possa essere lesiva del decoro.

In particolare, il Collegio ha affermato che per la violazione del decoro architettonico sia “sufficiente che vengano alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità”, pertanto ha ritenuto che la realizzazione del Cappotto termico con modifica dei materiali che compongono le facciate e della gamma cromatica della stessa comporti un’alterazione lesiva del decoro.

È necessario precisare anche che le opere deliberate potrebbero non avere incidenza lesiva del decoro architettonico dell’edificio quando sussiste un degrado a causa di preesistenti interventi modificativi di cui sono sia stato pretesi il ripristino (in tal senso Cassazione n. 4679/2009).

Evidenzio, infine, che la Giurisprudenza più recente ha affermato che la delibera di approvazione di una innovazione che altera il decoro architettonico del condominio in modo non trascurabile, come nel caso di specie, è nulla per contrarietà al disposto di cui all’art. 1120 comma 4 cc (in tal senso Tribunale di Milano 29/07/2005 – Corte di Cassazione sentenza 12930/2012).


Avv. Luca Sembenini - Avvocato esperto in diritto del lavoro, immobiliare e di famiglia a Verona e provincia

Sono l’Avv. Luca Sembenini, iIscritto all’albo degli Avvocati del Foro di Verona. Ho iniziato a collaborare presso lo studio Contini Serpelloni fin dall’anno 2011, collaborando anche con altri colleghi, fornendo assistenza sia giudiziale che stragiudiziale. Ha concluso nell'anno 2020/2021 il master in diritto del lavoro, diritto sindacale, della previdenza e della sicurezza sociale. Le materie principalmente trattate in ambito civile riguardano risarcimento danni da responsabilità medica, responsabilità civile; diritto condominiale ed immobiliare; diritto del lavoro; diritto di famiglia, minori e successioni e recupero credito.




Luca Sembenini

Esperienza


Diritto del lavoro

Ho appena concluso nell'anno 2020/2021 un master in diritto del lavoro, diritto sindacale, della previdenza e della sicurezza sociale. Mi occupo della tutela del lavoratore o del datore di lavoro offrendo consulenza sia in ambito giudiziale che stragiudiziale nelle controversie di diritto del lavoro su tutto il territorio nazionale per licenziamenti, demansionamenti, mobbing, infortunio sul lavoro, procedimenti disciplinari, somministrazioni irregolari, retribuzioni, nonché per il recupero degli emolumenti non corrisposti.


Diritto di famiglia

Mi occupo da diversi anni di diritto di famiglia, seguendo la coppia eterosessualità o omosessuali durante la crisi, con particolare riguardo a separazioni, divorzi, scioglimento unioni civili nonché alle azioni di disconoscimento-riconoscimento della paternità o questioni riguardanti la filiazione legittima o naturale. Mi occupo altresì di affidamento dei minori, e dei procedimenti de potestate.


Recupero crediti

Mi occupo da diversi anni di recupero crediti sia per soggetti privati sia per società, i clienti in tutte le fasi necessarie per recuperare il credito.


Altre categorie:

Gratuito patrocinio, Risarcimento danni, Eredità e successioni, Malasanità e responsabilità medica, Tutela degli anziani, Licenziamento, Mobbing, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Pignoramento, Diritto civile, Tutela dei minori, Diritto immobiliare, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Diritto dell'informatica, Mediazione, Negoziazione assistita, Domiciliazioni, Contratti.



Referenze

Pubblicazione legale

Assenza per covid e periodo di comporto

Pubblicato su IUSTLAB

Il Tribunale di Palmi con l’ordinanza del 13.01.2022 nonché il Tribunale di Asti con ordinanza del 05.01.2020 hanno affermato che il periodo di quarantena o di isolamento fiduciario non è computabile ai fini del comporto, in quanto i lavoratori in tali casi sono impossibilitati per legge a rendere la propria prestazione lavorativa a prescindere dalla comparsa o meno dei sintomi legali alla malattia da Covid-19. Pertanto, il licenziamento intimato per superamento del periodo di comporto è illegittimo.

Pubblicazione legale

Licenziamento e princio di tempestivita’

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La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 2869 del 31.01.2022 ha ribadito che l’immediatezza del licenziamento rispetto alla condotta tenuta dal lavoratore e censurata è un elemento costitutivo del diritto al recesso. Infatti, la tardività della contestazione induce il lavoratore a presumere che il datore di lavoro non ritenga grave la condotta tenuta. È onere del datore di lavoro dare prova dei motivi per i quali non ha contestato tempestivamente il fatto addebitato. Nel caso di specie, la Corte ha confermato l’illegittimità dei licenziamenti irrogati nell’anno 2016 per condotte tenute nell’anno 2013.

Pubblicazione legale

Licenziamento ritorsivo e onere della prova

Pubblicato su IUSTLAB

Il Tribunale di Milano con la sentenza n. 2798/2021 ha ribadito la nullità del licenziamento ritorsivo a condizione che il motivo ritorsivo sia stato l’unico motivo determinante il recesso del datore di lavoro. È onere del lavoratore, dunque, provare rigorosamente l’intento ritorsivo del datore di lavoro. In tali casi il lavoratore è tenuto non solo a provare l’esistenza di un motivo ritorsivo, che sia stato l’unico a determinare il recesso datoriale dal contratto in essere.

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