Pubblicazione legale

Il presente contributo si prefigge lo scopo di analizzare dei casi pratici posti a tutela del brand in ambito agroalimentare. Trattasi di una guida operativa suddivisa in tre sezioni. La prima si occupa dell’ambito penale. Dapprima, vengono trattate, seppur in maniera sommaria, le più importanti fattispecie penali poste a tutela del brand. Poi, assume un taglio prettamente pratico attraverso l’esposizione di casistica giurisprudenziale nei settori dell’agrifood maggiormente coinvolti nei reati di contraffazione e frodi in commercio. Vi è, altresì, un capitolo dedicato alla responsabilità da reato degli enti, i quali possono essere oggetto di procedimenti penali, anche per i reati sopra citati. Da ultimo, vi è un apposito capitolo relativo alla tutela penale e agli strumenti penali – processuali in materia. La seconda sezione, invece, attiene all’ambito civilistico. Nello specifico, si sofferma sulla tutela del brand e le nuove tecnologie. In primo luogo, si occupa della blockchain nel settore agroalimentare con applicazioni pratiche. In secondo luogo, si sofferma su una tematica innovativa quale quella degli NFT che trova applicazione anche nel settore dell’agrifood; anche in questo caso, vengono riportati casi concreti, in particolare, nel settore vitivinicolo. La terza sezione, infine, è un plus di questa trattazione! Essa consiste nell’esposizione dell’esperienza diretta di Davide Pedrolli. Il racconto di Davide prende per mano il lettore e lo accompagna in un percorso unico in giro per l’Europa. Grazie alla sua narrazione è possibile comprendere appieno l’importanza della tutela del brand e del Made in Italy

Pubblicazione legale

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Esperienza di lavoro

Specializzato in diritto della proprietà intellettuale e delle nuove tecnologie, la sua attività si concentra prevalentemente nella consulenza stragiudiziale e nell’assistenza giudiziale in materia di marchi, disegni, brevetti, nomi a dominio, diritto della pubblicità, informazioni riservate e concorrenza sleale, con particolare attenzione alle problematiche legate ai settori del luxury, dell’automotive, farmaceutico e delle nuove tecnologie. Ha acquisito esperienza anche nel settore del diritto alimentare e in particolare nella tutela stragiudiziale e giudiziale delle D.O. ed I.G. nel settore vitivinicolo. Ha collaborato, inoltre, con riviste del settore del diritto industriale e del diritto della pubblicità.

Pubblicazione legale

Il Tribunale di Napoli, con il decreto del 5 dicembre 2019, chiarisce che la sanatoria dell’inosservanza del termine perentorio di notifica del decreto cautelare, emesso inaudita altera parte, può avvenire esclusivamente su istanza della ricorrente - incorsa in decadenza per causa a lei non imputabile - attraverso l’applicazione dell’istituto generale della rimessione in termini.

Esperienza di lavoro

Specializzato in diritto della proprietà intellettuale e delle nuove tecnologie, la sua attività si concentra prevalentemente nella consulenza stragiudiziale e nell’assistenza giudiziale in materia di marchi, disegni, brevetti, nomi a dominio, diritto della pubblicità, informazioni riservate e concorrenza sleale, con particolare attenzione alle problematiche legate ai settori del luxury, dell’automotive, farmaceutico e delle nuove tecnologie. Ha acquisito esperienza anche nel settore del diritto alimentare e in particolare nella tutela stragiudiziale e giudiziale delle D.O. ed I.G. nel settore vitivinicolo. Ha collaborato, inoltre, con riviste del settore del diritto industriale e del diritto della pubblicità.

Pubblicazione legale

A seguito della recente entrata in vigore del d.lgs. n. 15/2019 l’art. 121 co. 1 c.p.i. prevede ora, in conformità al principio della c.d. “vicinanza della prova”, che sia il titolare della registrazione - ove convenuto in giudizio - a dover dimostrare di aver fatto un uso effettivo del proprio segno nei cinque anni precedenti la data di presentazione dell’azione di decadenza del marchio. Il Legislatore non ha, tuttavia, previsto norme transitorie volte a disciplinare il passaggio dalla disciplina giuridica abrogata a quella entrata in vigore, generando così incertezza sui risultati, specie a fronte di una corretta applicazione dei principi generali che regolano la successione delle leggi nel tempo