Contratti con prestazioni corrispettive e Covid 19: rimedi per ricondurre in equilibrio la pattuizione

Scritto da: Marco Zucchini - Partner Sole 24 ore




Pubblicazione legale: L’attuale pandemia e la conseguente normativa governativa impattano sul corso delle obbligazioni e dei contratti: si tratta di accadimenti sopravvenuti che incidono, in particolare, sull’equilibrio sinallagmatico di molte pattuizioni. Questo contributo, in primis, ha l’intento di sondare l’efficacia, nei contratti con prestazioni corrispettive , dei rimedi che il nostro codice espressamente prevede in situazioni analoghe a quella che stiamo vivendo. Si prenderanno in considerazione gli istituti giuridici della impossibilità temporanea e parziale della prestazione e della risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta della stessa . Nell’indagine si dovrà discernere tra i contratti ad esecuzione istantanea e quelli ad esecuzione continuata o periodica , tenendo altresì presente che alcune prestazioni sono direttamente interdette dalle disposizioni emergenziali, mentre altre sembrano (il verbo dubitativo non è casuale) toccate solo di riflesso. In secondo luogo, atteso che in certi casi gli specifici rimedi codicistici appaiono inadeguati, saggeremo il canone generale della buona fede contrattuale, di cui agli articoli 1175, 1366 e 1375 del Codice Civile , quale fondamento, sia l’inesigibilità delle prestazione diventata troppo onerosa, sia un obbligo di rinegoziare i contratti diventati economicamente squilibrati in conseguenza della crisi in atto.

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Avvocato Marco Zucchini a Milano
Marco Zucchini

Avvocato civilista, esperto di diritto immobiliare, bancario e della crisi d'impresa