Pubblicazione legale:
La rottura della comunione coniugale provoca una serie di problematiche che possono essere risolte con varie modalità.
Va data a mio parere priorità , prima di tutto, alla verifica della possibilità di trovare un accordo su tutti gli aspetti , collocazione dei figli privilegiata o paritaria, presso uno o entrambi i coniugi, mantenimento dei figli minori o non autosufficienti economicamente, assegnazione della casa coniugale, eventuale contributo al mantenimento del coniuge , regolamento degli aspetti patrimoniali.
Infatti un accordo congiunto, anche nelle forme della negoziazione assistita, qualora sia possibile, evita che i rapporti personali ( è le vicende giudiziarie) tra i coniugi vengano gestiti in contenzioso ,con pesanti ripercussioni in termini di stress psicologico, contiene le spese legali ed abbrevia i tempi di risoluzione della controversia .
Qualora un accordo congiunto non sia possibile o le trattative non approdino ad un risultato, o la situazione presenti aspetti di urgenza, iniziare la separazione o il divorzio in contenzioso è l'unica soluzione, fermo restando che in qualsiasi momento è possibile il mutamento del rito in consensuale.
Avv. Maria Benedetto