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La gestione della fine del rapporto coniugale

Scritto da: Maria Benedetto - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

La rottura della comunione coniugale provoca una serie di problematiche che possono essere risolte con varie modalità. 

Va data a mio parere priorità  , prima di tutto, alla verifica della possibilità  di trovare un accordo su tutti gli aspetti , collocazione dei figli privilegiata o paritaria, presso uno o entrambi i coniugi, mantenimento dei figli minori o non autosufficienti economicamente, assegnazione della casa coniugale, eventuale contributo al mantenimento del coniuge , regolamento degli aspetti patrimoniali.

Infatti un accordo congiunto, anche nelle forme della negoziazione assistita,  qualora sia possibile, evita che i rapporti personali ( è le vicende giudiziarie) tra i coniugi vengano gestiti in contenzioso ,con pesanti ripercussioni in termini di stress psicologico,   contiene le spese legali ed abbrevia i tempi di risoluzione della controversia .

Qualora un accordo congiunto non sia possibile o le trattative non approdino ad un risultato, o la situazione presenti aspetti di urgenza, iniziare la separazione o il divorzio in contenzioso è  l'unica soluzione, fermo restando che in qualsiasi momento è  possibile il mutamento del rito in consensuale. 


Avv. Maria Benedetto



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Maria Benedetto

Avvocato diritto civile e di famiglia