Il padre delle parti in causa (due fratelli) era titolare di un’attività di bar, gelateria e sala giochi nonché di diversi immobili all’interno del Comune di ***. Rispetto alla predetta azienda, i due fratelli hanno fatto due scelte opposte: l’uno/attore ha optato per un’attività lavorativa autonoma rispetto all’azienda famigliare dalla quale si è allontanato molto giovane, mentre il secondo/convenuto ha deciso di collaborare con il padre nella conduzione del bar che, in seguito, ha rilevato. Morto il padre, il primo fratello ha avviato un giudizio di divisione dell'asse ereditario paterno che, attraverso domande di accertamento di simulazione e collazione, era volto ad inglobare nello stesso anche i beni acquistati dal convenuto con i proventi della sua attività. Il Tribunale adito, dopo una complessa attività istruttoria, ha rigettato le domande proposte dall’attore di accertamento della natura simulata degli atti sottoscritti dal padre antecedentemente al suo decesso, ivi compresa la cessione onerosa dell’attività al convenuto, e di accertamento della natura di donazione indiretta di altri atti di compravendita di immobili sottoscritti direttamente dal convenuto nonché, di conseguenza, ha dichiarato inammissibile la domanda diretta alla collazione dei predetti beni. La competente Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado.
Sono un'Avvocata che esercita la sua professione dal 1995. In particolare, in questi anni, mi sono occupata di questioni in materia di urbanistica ed edilizia, espropriazioni, vincoli paesaggistici e storico-archeologici e, più in generale, di governo del territorio, sia in via giudiziale che stragiudiziale per Comuni, altre Amministrazioni Pubbliche, nonché Privati (persone fisiche e Società). Mi occupo, inoltre, di questioni di diritto civile sempre attinenti agli immobili ed, in particolare, in materia di contratti di compravendita, locazioni e comodati, regolarizzazioni, giudizi di usucapione.
Mi occupo di edilizia ed urbanistica e, più in generale, di governo del territorio ormai da 29 anni, sia a livello stragiudiziale (ho dimestichezza con il Dipartimento urbanistico del Comune di Roma e della Regione Lazio ed, in generale con gli Uffici tecnici comunali e regionali), sia a livello giudiziario (frequento abitualmente il T.A.R., soprattutto del Lazio, ed il Consiglio di Stato). Ho seguito con successo l'attuazione di piani di zona, lottizzazione e recupero delle zone "O". Ho ottenuto l'annullamento e la rettifica di vincoli paesaggistici e storico-archeologici.
L'esperienza maturata in materia di edilizia ed urbanistica mi agevola nella valutazione delle questioni attinenti ai contratti di compravendita immobiliare, locazioni, comodati e simili, sia in termini di verifica della conformità del bene, sia in termini di elaborazione delle clausole contrattuali a maggior tutela della posizione del Cliente.
Mi occupo di diritto amministrativo e, nello specifico di edilizia ed urbanistica e di tutte le questioni comunque attinenti al governo del territorio, da 29 anni. Lo faccio sia rendendo consulenze, sia mediante assistenza stragiudiziale (per l'attuazione di comparti edificatori, ivi compresa la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo, il rilascio di PDC, SCIA, CILA, etc. ... anche in sanatoria, l'ottenimento di nullaosta in presenza di vincoli, presso il Genio civile, etc. ...) sia a livello giudiziario (primo e secondo grado). Mi è capitato anche di occuparmi di questioni in materia di concorsi pubblici.
Ricorso al TAR, Diritto immobiliare, Arte e beni culturali, Diritto civile, Eredità e successioni, Diritto condominiale, Locazioni, Risarcimento danni.
Maria Bitondo
Via G. Sacconi N. 4/b
Roma (RM)
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