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RITARDI NEL RILASCIO DEI DOCUMENTI NECESSARI PER L’INVIO DELLA DOMANDA DI RIMBORSO AL FONDO INDENNIZZO RISPARMIATORI

Scritto da: Maria Bruschi - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Dopo le truffe delle banche ai danni di azionisti e obbligazionisti, anche la possibilità di richiedere il rimborso - previsto con l’istituzione nel Ministero dell’economia e delle finanze del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), chiamato ad indennizzare questi ultimi - sembra risultare sempre più difficoltoso. Invero, si contano ancora numerosissimi risparmiatori che lamentano i continui ritardi nella consegna dei documenti riguardanti il FIR da parte di Banca Intesa San Paolo.

 

Nonostante il Decreto “Cura Italia” del 17.03.2020 abbia prorogato il termine per l’invio delle domande di rimborso al FIR al prossimo 18 giugno, il rilascio della documentazione necessaria ai fini della compilazione della domanda al FIR ad oggi presenta notevoli criticità impedendo, così, ai risparmiatori di poter procedere in tempi brevi.

 

L’Istituto di Credito, invero, mediante tale modus operandi dilatorio, ha già impedito a molti investitori, che avevano richiesto la documentazione molti mesi orsono, di procedere tutt’oggi con l’invio della richiesta di rimborso al FIR tramite il portale dedicato. Tale comportamento, però, pur non avendo impedito definitivamente l’invio della domanda – stante la recentissima proroga – ha compromesso definitivamente la possibilità per i truffati di ottenere l’anticipo del 40% del ristoro complessivo, così come previsto e introdotto dal Decreto indicato, essendo questo riservato solamente a chi abbia già presentato la domanda alla data del 17.03.2020.

 

Pertanto, è auspicabile che Intesa San Paolo provveda a fornire quanto richiesto dai risparmiatori per evitare di creare loro ulteriori difficoltà nel procedere all’invio della domanda.

 

La Società Dual Solution S.r.l., infatti, si occupa quotidianamente di assistere i risparmiatori che ad essa si affidano al fine di provvedere con celerità e professionalità alla procedura di compilazione e invio della domanda e relativa documentazione al Fondo ai fini dell’indennizzo de quo.

 

Inoltre, la Società, tramite il proprio network di professionisti, provvede nei casi di ritardo più eclatanti a inviare una diffida o, in seconda battuta, ad avanzare un ricorso giudiziale contro l’Istituto di Credito per accelerare e ottenere il rilascio della documentazione.

 

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AVV. MARIA BRUSCHI



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Maria Bruschi

Avvocato civilista esperto in diritto bancario