Pubblicazione legale:
Nel corso del 2023, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto ad Amazon una multa di 10 milioni di euro per l’utilizzo di pratiche scorrette nei confronti dei consumatori. Al centro dell'indagine vi era la pre-impostazione automatica degli acquisti periodici, una funzionalità attivata senza il consenso esplicito degli utenti, configurandosi come una violazione delle normative italiane e comunitarie sulla tutela dei consumatori.
Sono orgogliosa di aver contribuito direttamente a questa importante sanzione. La vicenda ha preso avvio da una mia segnalazione PEC inviata all'AGCM, in cui denunciavo il comportamento scorretto della piattaforma. Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di utenti che si erano ritrovati a sottoscrivere inconsapevolmente acquisti ripetuti, ho deciso di agire, avviando una procedura legale per fare luce sulla questione.
L’indagine dell'AGCM ha confermato che Amazon stava utilizzando tecniche manipolative conosciute come "dark patterns". Queste strategie, progettate per spingere gli utenti verso azioni non volute o non del tutto comprese, si sono rivelate ingannevoli e lesive per la libertà di scelta del consumatore.
Nel corso dell’indagine, ho fornito consulenza legale e preparato la documentazione necessaria per supportare l’autorità competente, dimostrando come Amazon avesse implementato un sistema di acquisti ricorrenti che violava i diritti degli utenti. La mia azione ha contribuito a far emergere l’illecito e a portare alla luce l’importanza di un web più trasparente e rispettoso delle normative.
Questa sentenza rappresenta una vittoria significativa per i consumatori e sottolinea l'importanza di segnalare pratiche scorrette nel mondo digitale. La mia attività di consulenza ha confermato ancora una volta che la tutela dei diritti degli utenti è fondamentale per promuovere un mercato online più giusto e trasparente, in cui i colossi come Amazon siano chiamati a rispettare rigorosamente le regole.
L’auspicio è che questa multa serva da monito per altre piattaforme, invitandole a evitare l’uso di tecniche manipolative e a garantire ai consumatori una navigazione sicura, consapevole e protetta. Continuerò a lavorare con impegno per assicurarmi che le imprese rispettino i diritti dei consumatori e che situazioni simili non si ripetano.