Pubblicazione legale:
Nel recupero crediti, è cruciale adottare un approccio strategico, evitando azioni legali inutili se il debitore non possiede beni aggredibili. Prima di procedere con un decreto ingiuntivo, è fondamentale effettuare verifiche preliminari, come visure camerali e catastali, e consultare bilanci aziendali per valutare la solvibilità del debitore. Questi strumenti forniscono una visione chiara della situazione patrimoniale, permettendo di decidere se intraprendere azioni legali o meno.
Le indagini investigative sono un supporto ulteriore, consentendo di scoprire beni nascosti, conti bancari o altre risorse non immediatamente visibili. Anche dopo l'emissione del decreto ingiuntivo, è possibile rafforzare la ricerca dei beni tramite l'art. 492-bis c.p.c., che permette l'accesso a banche dati pubbliche e private, come l'Agenzia delle Entrate e l'INPS, per ottenere informazioni su conti correnti e altre risorse del debitore.
Inoltre, la verifica presso il Centro per l’Impiego aiuta a individuare la posizione lavorativa del debitore, utile per avviare azioni come il pignoramento del quinto dello stipendio, una soluzione efficace per recuperare il credito nel caso di mancanza di beni immobili. Questi strumenti e tecniche permettono di ottimizzare il processo, riducendo i rischi e aumentando le possibilità di successo.