Caso legale:
In caso di incidenti stradali, l'articolo 2054 del Codice Civile italiano prevede che, salvo prova contraria, entrambi i conducenti coinvolti siano presunti corresponsabili. Questo principio impone che, in assenza di prove certe e chiare sulla responsabilità esclusiva di uno dei conducenti, la colpa venga ripartita tra le parti coinvolte.
In un caso da me seguito, nonostante il verbale delle forze dell'ordine avesse inizialmente attribuito la colpa esclusiva alla mia cliente, sono riuscita a dimostrare che doveva essere applicato il concorso di colpa. La giurisprudenza italiana è chiara in tal senso: anche in presenza di una sanzione per una presunta infrazione, il comportamento dell'altro conducente deve essere esaminato con attenzione. La Cassazione ha ribadito che per superare la presunzione di corresponsabilità, l'altro conducente deve dimostrare di aver rispettato tutte le norme e di aver fatto il possibile per evitare il sinistro.
Nel caso specifico, la mancanza di prove certe sulla dinamica dell'incidente, come testimoni diretti o segni di frenata, ha permesso di dimostrare che non vi erano elementi sufficienti per attribuire la colpa esclusiva alla mia cliente. Grazie a questa linea difensiva, è stato possibile ottenere il riconoscimento del concorso di colpa, garantendo un trattamento equo e giusto nella valutazione dei danni.
Questo risultato conferma l'importanza di un'analisi completa e bilanciata delle circostanze in ogni sinistro stradale, soprattutto quando le prove non sono decisive.