Caso legale:
Un cliente si è trovato vittima di una situazione in cui la controparte, dopo aver accumulato un debito significativo nei suoi confronti, ha ceduto la propria azienda a una terza società nel tentativo di evitare il pagamento. Questa manovra era stata chiaramente progettata per sottrarsi alle obbligazioni contrattuali e far perdere ogni traccia dei beni aziendali, trasferendoli a un nuovo soggetto.
Tuttavia, la legge prevede una tutela efficace contro questo tipo di pratiche. In base all’articolo 2560 del Codice Civile, il cedente di un'azienda rimane responsabile dei debiti anteriori alla cessione, se risultano dai libri contabili obbligatori. Non solo: anche il cessionario, la nuova società che ha preso in carico l’azienda, risponde dei debiti legati all’attività, quando questi sono legati alla gestione precedente.
Nel caso del mio cliente, ho utilizzato l'articolo 2560 c.c. per dimostrare che, nonostante la cessione, entrambi – sia il cedente che il cessionario – erano tenuti a rispondere del debito non pagato. Ho avviato un'azione legale contro entrambi, ottenendo un decreto ingiuntivo per il recupero delle somme dovute.
Grazie a questa strategia, il mio cliente è riuscito a recuperare l’intero credito, con gli interessi e le spese legali, dimostrando che nessuna cessione aziendale può essere utilizzata come scusa per evitare il pagamento dei debiti contratti precedentemente.