Caso legale:
In questo caso, ho assistito un cliente che aveva svolto un'importante attività di mediazione per la vendita di alcune opere d'arte di grande valore tra un venditore e un museo. Il cliente aveva fatto da intermediario, aiutando le parti a concludere un accordo di compravendita per una cifra considerevole, ma al momento di ricevere la provvigione concordata, si è trovato di fronte a un problema.
Dopo aver chiuso l'affare, il venditore ha riconosciuto solo una parte della provvigione, offrendo meno della metà di quanto effettivamente dovuto. Nonostante vari tentativi di risolvere la questione amichevolmente, il venditore si è rifiutato di pagare l’intera somma. A questo punto, il mediatore, che aveva svolto un ruolo cruciale nel successo della trattativa, ha deciso di agire legalmente per ottenere il giusto compenso.
La legge è chiara su questo punto: un mediatore ha diritto a essere pagato quando il suo intervento porta a una conclusione dell’affare, indipendentemente da chi paga o quando viene pagata la somma finale. Il mediatore ha fatto il suo lavoro e ha diritto alla provvigione pattuita per l’attività svolta.