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L',importanza del dies a quo

Scritto da: Mario Marcellini - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

In tutte le cause aventi ad oggetto il risarcimento del danno, molto importante è la individuazione del dies a quo, ovvero del momento dal quale iniziano a decorrere i termini per la valutazione della prescrizione. In ambito sanitario, in particolare, tale termine spesso è oggetto di contenzioso in quanto l'evoluzione della patologia e la individuazione del momento esatto in cui avviene l'eventus damni non è di pronta e facile soluzione. Dobbiamo  necessariamente partire dalla normativa codicistica che all'art. 2947 del c.c. , primo comma, recita che il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito si prescrive entro 5 anni dal giorno in cui si è verificato. Questo precetto, applicato alla materia della malpractice sanitaria, presenta delle problematiche in quanto in linea di massima, la responsabilità sanitaria (ad eccezione del danno pure proprio degli eredi, che abbiamo già trattato in precedenza sul blog) è stata ritenuta dalla Giurisprudenza maggioritaria e consolidata , una responsabilità di natura contrattuale (teoria del contatto sociale, che tratteremo in un capitolo separato). È intervenuta a fare chiarezza in tema una recentissima ordinanza della suprema corte di cassazione (ord.29760/2022, riprendendo il filone consolidato già espresso dalla medesima suprema corte cfr. Cass.21715/2013 nonché sezioni unite 576/2008) secondo il quale si ha la percezione diretta della malattia e non quando si aggrava. Occorre prestare quindi molta attenzione a queste problematiche per  ridurre al minimo i rischi di un nefasto rigetto della domanda.



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Mario Marcellini

Avvocato Cassazionista esperto di diritto civile