Il semplice contratto legittima la debenza dell’IVA all’Erario

Scritto da: Matteo Dellapina - GT - Giurisprudenza triburaria - IPSOA




Pubblicazione legale: È sufficiente che un contratto scritto contenga gli elementi necessari per essere considerato una fattura con conseguenza debenza dell’IVA all’Erario. La Corte di Giustizia (Raiffeisen Leasing, causa C-235/21 del 2022) ha di fatto equiparato il contratto al documento fiscale se il primo rispetti, al suo interno, le c.d. condizioni sostanziali. L’intervento della CGUE è di particolare interesse perché porterebbe a “riconsiderare” la debenza dell’IVA già al momento della stipulazione del contratto (senza attendere la successiva fatturazione). Ma ciò porterebbe ad una pericolosa deriva, in quanto si rischierebbe di scardinare i principi fondanti dell’imposta sul valore aggiunto. Ora, la domanda da porsi è: cosa attendersi a livello domestico?

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Avvocato Matteo Dellapina a Borgo Val di Taro
Matteo Dellapina

Avvocato Tributarista & Civilista | Avvocato in Parma, Genova e Milano