Come è noto non pagare il mutuo è certamente una delle modalità più frequenti attraverso cui si cerca di sottrarsi agli impegni assunti o stabiliti dal giudice in sede di separazione o divorzio. Quando non si riesce a gestire in modo equilibrato il conflitto familiare si arriva davvero a fare di tutto pur di evitare le conseguenze e gli oneri collegati a una crisi matrimoniale. Come è noto l’obbligo di pagare il mutuo discende direttamente dal contratto stipulato con la banca, e in caso di separazione l’onere di chi dovrà continuare a farsi carico dello stesso è un elemento importante da considerare. Accade dunque di frequente che venga regolamentato anche questo aspetto e che l’impegno di continuare a pagarlo a carico di una o di entrambe le parti venga direttamente inserito nell’accordo di separazione. Come sappiamo, di norma il mutuo è collegato all’acquisto di una casa coniugale che solitamente in sede di separazione viene assegnata al coniuge che
prevalentemente si prende cura dei figli. È proprio sulla casa infatti che si gioca la battaglia più importante, oltre a quella dell’affidamento degli figli e del mantenimento. È qui che il conflitto familiare si fa più aspro.
Nessuno ci sta a perdere la casa, e ancor peggio nel caso si debba pagare il mutuo senza poterne usufruire.
In questi casi, spesso, si è pronti anche a “estremi rimedi”, come dare le dimissioni o “farsi licenziare” pur di sottrarsi a tale obbligo.
Fonte: Roba da donne - leggi l'articolo
Lo Studio Legale Cardona si occuppa da oltre 20 anni di Diritto di Famiglia e in particolare di separazione e divorzio. Il fondatore, l'avvocato Maurizio Cardona è presidente di DiAction - Associazione Divorzisti Italiani, con sede a Torino. La separazione e il divorzio non sempre si scelgono. Al di la dei torti o delle ragioni sono fatti umani che devono essere affrontati e non bisogna mai improvvisare. “Quando si riceve un cliente si riceve prima una persona, con le sue sue emozioni e la sua storia. Prima di una causa o di un caso giudiziario c’è una storia che dev’essere ascoltata”. ( Avvocato Maurizio Cardona )
Lo stalking è un reato tra i più riprovevoli che ci siano. Chi fa stalking, perseguita, minaccia e mina la libertà della vittima che vive un perdurante e grave stato di ansia o di paura che la induce ad alterare le proprie abitudini di vita. Le modalità di persecuzione sono le più diverse. Dalle continue telefonate e messaggi agli appostamenti sotto casa, fino a persecuzioni volte a screditare e diffamare la vittima. Noi ci battiamo ogni giorno per assistere chi subisce il reato di stalking e tutte quelle violenze che soprattutto alla fine di matrimonio o di una relazione affettiva si manifestano con maggiore intensità.
La violenza nelle relazioni familiari è una piaga che sembra non avere mai fine. E sono soprattutto le donne a farne maggiormente le spese. Certi comportamenti sembrano essere il frutto di una società che ancora non si è emancipata da un retaggio culturale di antica memoria che relegava le donne ad una condizione di sottomissione e di sudditanza. Noi siamo sempre stati e lo saremo sempre in prima linea contro la violenza soprattutto durante la fine di una relazione affettiva. Abbiamo fatto moltissime iniziative e promosso molti convegni e ogni giorno assistiamo e siamo a fianco di chi subisce costantemente ferite per mano di un ex.
Lo Studio Legale Cardona è da molti anni un punto di riferimento nel Diritto di Famiglia ed è in particolare impegnato nella difesa dei diritti delle persone nei conflitti familiari. Lo Studio Cardona, grazie all’intervento di diverse figure professionali altamente qualificate, assiste le persone nella difficile gestione delle delicate e dolorose vicende di separazione, divorzio, cessazione della convivenza di fatto, con specifica attenzione ai figli. Con professionisti e corrispondenti nelle principali città italiane lo Studio è in grado di offrire consulenza legale e i propri servizi professionali in tutta Italia.
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