Diritto del Lavoro

Scritto da: Mauro Pietrangeli Bernabei - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Un elevato numero di contenziosi in materia di diritto del lavoro,
concerne le differenze retributive, ovverosia la richiesta, da parte
del lavoratore subordinato, del pagamento delle somme che gli spettano per legge in relazione al livello del Contratto Collettivo Nazionale che corrisponde alla mansione da lui svolta. La retribuzione corrisposta dal datore di lavoro, invero, non può essere
inferiore a quella stabilita dal Contratto Collettivo.
Il lavoratore subordinato ha diritto, infatti, alla corresponsione
delle indennità per le festività lavorate e non riconosciute, al compenso per lavoro straordinario, ad un supplemento per il lavoro domenicale, ai permessi non concessi e/o non usufruiti, alla 13a
mensilità, all'indennità per ferie non godute, alla 14a mensilità (se
prevista dal CCNL di riferimento), al corretto versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali nella misura di legge e così via.
A tali voci retributive, in caso di cessazione del rapporto, si aggiunge il TFR.
Anche la formale qualificazione del contratto di lavoro come “lavoro autonomo” o “collaborazione professionale” e così via, non rileva nel momento in cui l’attività lavorativa si concretizzi sostanzialmente nell'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, sicché il lavoratore medesimo, da considerare nella sostanza un lavoratore subordinato, ha diritto ad ottenere il pagamento delle somme sopra menzionate e che gli spettano per legge.
Anche la stipula di un contratto di lavoro “part-time” (es. 20 ore
settimanali) e l’effettivo svolgimento di un lavoro “full-time” o, in
ogni modo, di un orario di lavoro superiore a quello stabilito nel
contratto, dà diritto al pagamento delle differenze di retribuzione
per l’attività lavorativa concretamente prestata.
Ricordiamo ancora che sono previste numerose tutele anche in ordine al licenziamento ed al relativo periodo di preavviso, alla situazione della neo-mamma lavoratrice, alla salute e sicurezza sul lavoro, al trasferimento da una sede ad un’altra e così via.
Ci sono quindi moltissime situazioni afferenti l’ambito del diritto
del lavoro che ricevono tutela da parte del legislatore e che, però,
non trovano corrispondenza nella realtà dei fatti, sicché consigliamo, anche a chi ha semplicemente dei dubbi in merito, di rivolgersi a dei professionisti della materia, al fine di ricevere una effettiva tutela dei propri diritti ed il correlativo risarcimento del danno.



Pubblicato da:


Avvocato Mauro Pietrangeli Bernabei a Roma
Mauro Pietrangeli Bernabei

Avvocato civilista, lavorista e tributarista