Pubblicazione legale:
Con la pronuncia n. 26087/2020, la Corte di cassazione ha statuito che, in tema di indebita compensazione, è legittimo il sequestro preventivo del patrimonio personale del commercialista di una società, il quale si sia limitato a trasmettere telematicamente l’F24 mendace all’Agenzia dell’Entrate. La Corte fonda tale principio di diritto sul paradigma secondo cui il commercialista – “conoscitore delle dinamiche sottese all’operazione tributaria realizzata” – in presenza di palese dichiarazione inveritiera, non può rimanere all’oscuro dell’obiettivo illecito perseguito dal proprio cliente.
Fonte: Accertamento e Contenzioso - leggi l'articolo