Avvocato Natascia Carignani a Lucca

Natascia Carignani

Avvocato esperto in diritto della famiglia

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Differenze tra diritto privato e diritto civile

Scritto da: Natascia Carignani - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Il diritto privato e di diritto civile, si contrappongono al “diritto pubblico”,  che regola il funzionamento dello Stato, e sembrano essere molto simili. Esistono tra loro dei punti di contatto, però ci sono anche delle differenze.

Quando si parla di legge, non si intende esclusivamente quella approvata dal Parlamento nel corso della legislatura, ma s’intendono le norme in vigore in un determinato periodo, sia quelle di “ultima generazione” sia quelle del passato.

Queste norme spesso risalgono a periodi molto remoti. Il codice civile è stato emanato con un Regio Decreto del 1942. Nonostante siano trascorsi molti anni, diverse norme contenute nel testo normativo, risalgono a un’epoca lontana.

Le leggi sono generali e astratte, non regolano ipotesi concrete, ma cercano di essere il più generiche possibili, in modo da essere applicabili anche a contesti che nel corso del tempo sono cambiati.

Spesso le norme vengono modificate e, in alcuni casi, le disposizioni si vanno a sostituire a quelle vecchie del codice civile, mentre in altri restano separate dal codice civile costituendo testi autonomi.

Quando si parla di ordinamento giuridico s’intende l’insieme delle norme emanate dallo Stato e che sono attualmente in vigore, indipendentemente dall’epoca nella quale sono state approvate.

Nell’ordinamento giuridico si fa la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato, che è la principale e più importante ripartizione che ci sia tra le norme giuridiche.

Quando si parla di diritto pubblico si parla delle norme che regolano il funzionamento dello Stato, dei suoi organi, delle sue promanazioni, come gli enti pubblici e le amministrazioni, gli enti locali, come Comuni, Regioni e Province, e dei rapporti tra cittadini e Stato.

Nel diritto pubblico rientrano il diritto amministrativo, il diritto urbanistico, il diritto degli enti locali, il diritto costituzionale, il diritto tributario, che regola il pagamento delle tasse, il diritto penale.

I processi penali vengono intentati dallo Stato nei confronti dei cittadini e non vedono contrapposti i cittadini tra loro come nelle controversie di diritto civile.

Quando si parla di diritto privato si parla delle norme che regolano i rapporti tra privati cittadini oppure tra cittadini ed enti pubblici quando questi non esercitano il loro potere di comando. Ne costituiscono un esempio i rapporti di lavoro e i risarcimenti dei danni per attività illecite della pubblica amministrazione.

Nell’ambito del diritto privato, per comodità, si adottano molte distinzioni tra le varie branche del diritto. Tra queste le più importanti sono il diritto commerciale, che regola il commercio, le aziende e le società, il diritto del lavoro e il diritto civile.

Il diritto civile rappresenta una parte del diritto privato che sta in un rapporto di generale/speciale.

Il diritto civile si inserisce nell’ambito del diritto privato e regola i rapporti che si stabiliscono in materia di famiglia, di proprietà di contratti, di successione ereditaria.

Se il diritto civile è esclusivamente diritto privato, il diritto privato non contiene esclusivamente il diritto civile, ma anche altri rami del diritto, come il diritto commerciale.

Gran parte del diritto privato è contenuta nel codice civile e ci sono molte norme che disciplinano i rapporti tra i cittadini che sono contenute in leggi distinte dal codice.

Si tratta delle cosiddette leggi complementari, chiamate in questo modo perché completano la disciplina del codice regolando alcune materie in esso non considerate, oppure regolano in modo più compiuto alcune questioni per le quali il codice fornisce una disciplina unica.


Avv. Natascia Carignani - Avvocato esperto in diritto della famiglia

L’Avv. Carignani opera nell'ambito del diritto civile e prevalentemente si occupa di diritto di famiglia dall'inizio della sua esperienza professionale. Laureatosi all’Università di Giurisprudenza di Pisa ha fin da subito intrapreso la carriera legale seguendo quella che ritiene essere la sua vocazione: il diritto di famiglia. Durante la sua esperienza ha seguito centinaia di casi fra separazioni, divorzi e questioni patrimoniali.




Natascia Carignani

Esperienza


Diritto penale

Lo Studio Legale Carignani svolge assistenza e consulenza legale in ambito di diritto penale difendendo, nel rispetto della Legge e dell’insostituibile ruolo di garanzia dell’Avvocato, i diritti delle persone indagate o imputate in procedimenti penali o delle persone offese dal reato. In questo ambito lo studio si occupa di patrocinare, sia in sede processuale che extraprocessuale le persone fisiche o giuridiche coinvolte, sia come soggetti indagati o imputati sia come persone offese dal reato


Violenza

Con l'espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. La normativa contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime.


Stalking e molestie

L'Avv. Carignani offre tutela alle vittime del reato di stalking e anche a coloro che vengono dichiarati colpevoli di tale reato. È un reato che il nostro legislatore ha voluto inserire esplicitamente nel nostro ordinamento per poter fornire una risposta sanzionatoria a quei comportamenti che prima dell’introduzione della novità normativa venivano inquadrati in altri meno gravi delitti, come la minaccia. Inquadramenti che, in buona sostanza, non si dimostravano particolarmente efficaci per poter tutelare le vittime di questa grave condotta.


Altre categorie:

Reati contro il patrimonio, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Diritto civile, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Locazioni, Sfratto, Domiciliazioni, Risarcimento danni.


Referenze

Esperienza di lavoro

Responsabile diritto penale - Studio Legale Da Prato

Dal 9/2014 al 5/2016

Mi occupavo della materia penale, presenziavo alle udienze penali dinanzi al Tribunale monocratico, collegiale e Giudice di Pace. Davo pareri ai clienti sulla strategia difensiva da adottare e li seguivo con impegno e serietà per tutta la durata del processo penale.

Pubblicazione legale

Telefono alla guida: via la patente e multe fino a 2.500 euro

Pubblicato su IUSTLAB

Dal divieto di fumo e cellulare alla guida ai nuovi limiti in autostrada, ecco le principali novità del testo della Riforma del Codice della Strada 2020 che oggi inizia il suo iter per l'approvazione in Parlamento. Negli ultimi sei mesi la riforma al codice della Strada iniziata a luglio 2019 ha subito una battuta d'arresto dopo la caduta del primo Governo Conte. Vediamo ora quali sono le principali novità che si vogliono mettere in atto per rendere le strade più sicure: 1. Ritiro della patente per chi usa il cellulare mentre guida 2. Divieto di fumo alla guida 3. Novità per i ciclisti 4. Tutele per mamme e alunni 5. Cinture di sicurezza e casco: doppia multa 6. Precedenza ai pedoni 7. Sulle autostrade nuovi limiti e accesso ai motocicli 8. Nuove regole per le classi di merito di privati e aziende 9. Le altre misure da approvare. Ritiro della patente per chi usa il cellulare mentre guida Previsto un inasprimento delle sanzioni previste per questo comportamento pericoloso che a quanto pare gli italiani non riescono a evitare e che comunque non riguarda solo i cellulare, ma tutti gli apparecchi elettronici come tablet, computer portatili, notebook e altri dispositivi similari. Per la prima violazione è prevista una multa compresa tra 422 e 1697 euro e la sospensione della patente di guida da 7 giorni a 2 mesi. Per la seconda violazione la multa aumenta tanto da arrivare a 2.588 euro e alla decurtazione di 10 punti dalla patente. Consentito solo l'uso di apparecchi a viva voce o comunque muniti di auricolare a condizione che il conducente senta bene da entrambe le orecchie e per il loro funzionamento non sia richiesto l'uso delle mani. Divieto di fumo alla guida Sul divieto di fumo in auto si prevede una discussione piuttosto animata, anche se ci si aspetta parere favorevole da parte dell'esecutivo. Novità per i ciclisti Casa avanzata per le biciclette, ovvero uno spazio riservato davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore agli incroci regolamentati dalla presenza del semaforo. Alle biciclette sarà consentito circolare a doppio senso nei centri urbani e nelle strade purché rispettino il limite di velocità massimo dei 30 km orari. Conseguenza della previsione della strada ad alta intensità ciclistica e della "strada 30" urbana o extraurbana, in cui deve essere rispettato il limite dei 30. In caso di sorpasso i veicoli dovranno rispettare una certa distanza laterale dalle biciclette. Gli autobus verranno dotati di strutture apposite per il trasporto delle biciclette. I ciclisti saranno tenuti a circolare sempre su una fila unica, mai affiancati, a meno che uno di loro non sia un minore e stia alla destra dell'altro e purché non circolino su corsie e percorsi ciclabili a loro riservati. Obbligo del casco fino a 12 anni per chi circola in bici. Tutele per mamme e alunni Il limite di velocità dei 30 chilometri riguarderà anche le zone in cui si trovano gli edifici scolastici. I Comuni inoltre saranno tenuti ad adottare un'ordinanza per fissare tale limite. Gli autobus dovranno essere dotati di cintura di sicurezza a quanto pare però a partire dal 2024. Parcheggi rosa per le mamme in gravidanza o che hanno bambini di età non superiore a due anni. Una delle novità più interessanti però riguarda l'istituzione dell'Anagrafe nazionale degli autisti di autobus, per poter procedere a un controllo costante sull'aggiornamento della patente di guida di questi conducenti. Cinture di sicurezza e casco: doppia multa Si estende anche al conducente la sanzione comminata al passeggero che non indossa le cinture di sicurezza. Stessa regola anche nel caso in cui il passeggero di moto o scooter non indossi il casco. Precedenza ai pedoni Cambia a quanto pare la disposizione sull'attraverso pedonale. D'ora in poi i conducenti dei veicoli dovranno dare la precedenza ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada. Non occorre quindi che la stiano già impegnando per avere la precedenza sui veicoli in marcia. Sulle autostrade nuovi limiti e accesso ai motocicli La Lega chiede d'innalzare il limite di velocità in autostrada ai 150 Km orari, inoltre si vogliono ammettere alla circolazione autostradale motocicli, velocipedi, ciclomotori di almeno 120 cc e motoveicoli elettrici superiori a 11 Kw purché condotti da maggiorenni. Nuove regole per le classi di merito di privati e aziende La prima regola prevede che l'Istituto di vigilanza per le assicurazioni debba redigere un documento da cui risulta la storia assicurativa per l'attribuzione della classe di merito. In caso di mutamento della titolarità di un'auto da una società a un socio, quest'ultimo potrà conservare la precedente classe di merito, anche se sostituisce il veicolo. Possibilità di effettuare il passaggio di proprietà tra coniugi o soggetti uniti civilmente. La classe di merito verrà mantenuta dal titolare anche in caso di furto del veicolo. Mantenimento della classe di merito anche per il coniuge o familiare del disabile intestatario del veicolo. Possibilità di mantenere la stessa classe di merito per chi ha acquistato un veicolo in leasing, anche se al termine del contratto non è in grado di riscattarlo. Le altre misure da approvare Oltre a quelle menzionate sono previste le seguenti misure: -raddoppia la durata del foglio rosa per chi deve sostenere gli esami per la patente di guida che dagli attuali sei mesi passa a 12 mesi; -in caso di mancato rispetto del divieto di sosta la sanzione passa dagli attuali minimi e massimi di 85 e 334 euro a 161 e 647 euro. Per i veicoli a due ruote la somma sarà compresa tra gli 80 e i 328 euro. I punti decurtati dalla patente salgono da 2 a 4. Previsto l'obbligo di lasciare sul parabrezza un preavviso per permettere al trasgressore di pagare la multa in misura ridotta; -notifica delle multe via Pec per tutti coloro che ne saranno muniti; -la luce gialla semaforica dovrà avere una durata minima di 3 secondi; -obbligo, per i veicoli a motore che trasportano merci, di dotarsi di sistemi per la guida assistita; -di riconvertire le licenze esistenti per svolgere servizio taxi o di noleggio; -esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i possessori dei veicoli storici; -accesso alle ZTL per i veicoli elettrici; -abolito 'obbligo degli anabbaglianti diurni al di fuori dei centri abitati; -multa raddoppiata per chi circola primo di assicurazione RCA; multe più salate per chi parcheggia nei posti riservati ai disabili o vicino agli scivoli; -giro di vite sulle multe a strascico che prevedono la possibilità di riprendere con le telecamere il trasgressore senza che il conducente se ne accorga; -eliminato l'obbligo di dover presentare patente e libretto in caso di controlli da parte degli agenti perché il controllo potrà essere effettuato in via telematica.

Pubblicazione legale

IL REATO DI VIOLENZA PRIVATA

Pubblicato su IUSTLAB

1. Cos'è la violenza privata? La violenza privata , disciplinata nell’ art. 610 codice penale , è collocata nelle ipotesi delittuose dei delitti contro la libertà morale, intesa come diritto di ogni individuo di autodeterminarsi senza coartazioni psichiche, sulla base di autonomi processi motivazionali. In dottrina si è discusso circa l’estensione del bene giuridico protetto dalla norma, invero si è sostenuto che la libertà morale non attiene solo alla libertà di autodeterminazione, ma anche alla capacità di intendere e volere, incriminandosi, altresì, ogni comportamento idoneo a produrne una limitazione. Inoltre, è tutelata anche la tranquillità fisica contro ogni turbativa determinata da attività di disturbo o di molestia. È un reato comune che non richiede un particolare status giuridico per la sua commissione. La condotta penalmente rilevante consiste nell’uso della violenza o della minaccia poste in essere nei confronti di terzi per costringerli a fare, tollerare od omettere qualcosa. Taluni autori ne ammettono la configurazione in forma omissiva. La nozione di violenza accolta, seppur discussa, è estensiva, ricomprendendo sia la violenza propria , ossia quella impiegata attraverso l’uso della forza fisica esercitata direttamente o per mezzo di uno strumento contro la persona, che la violenza impropria , intesa come l’uso di qualsiasi mezzo idoneo a coartare la volontà della vittima. La minaccia consiste nella prospettazione di un male ingiusto , il male, affinchè possa definirsi ingiusto, dev’essere diretto verso interessi ritenuti giuridicamente rilevanti, diversamente si tratterà di un semplice avvertimento. Il reato è ad evento naturalistico, invero la violenza o la minaccia devono essere dirette a costringere, tollerare o omettere qualcosa; per tolleranza si intende la condotta passiva della vittima costretta a lasciare che l’agente compia una certa azione. Il dolo è generico, in quanto il fine di costrizione realizza il suo momento consumativo. Quale e la pena per violenza privata? Il codice penale punisce con la pena della reclusione fino a quattro anni le condotte di chi, usando violenza o minaccia, costringe altri a fare , tollerare od omettere qualcosa. Questa è la definizione che il codice penale dà del reato di violenza privata . Impedire a taluno di uscire da una porta bloccandogli l'accesso, per esempio, è un classico caso di violenza, così come riconosciuta dal codice e interpretata dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione. Come si potrà agevolmente notare, lo scopo del legislatore è quello di tutelare non tanto e non solo la libertà fisica o di movimento, ma anche e soprattutto la libertà psichica della persona nei cui confronti viene commesso il reato. 2. Le aggravanti del reato di violenza privata L'art. 610 del Codice Penale, prevede delle specifiche aggravanti , che determinano un sensibile aumento di pena. Nello specifico le pene suono aumentate se la violenza o la minaccia è commessa: con armi; da persona travisata; da più persone riunite; con scritto anonimo; in modo simbolico; valendosi della forza intimidatrice derivante da associazioni segrete (esistenti o supposte) tutti gli altri casi previsti dall'art. 339 codice penale. 3. La violenza e la minaccia È opinione prevalente della Corte di Cassazione quella in base alla quale nel delitto di violenza privata, la violenza è una qualsiasi energia fisica dalla quale derivi una coazione personale . Proprio per questa ragione, per esempio, non ha alcuna importanza, per la configurazione di questo reato, la modalità attraverso la quale la violenza venga esercitata né i mezzi adoperati. Per ciò che concerne la minaccia, poi, deve essere precisato che non vi è alcuna distinzione tra il caso in cui la minaccia venga posta in essere attraverso espressioni verbali o attraverso atteggiamenti inequivoci. Anche in quest'ultimo caso, infatti, rileva soltanto l'idoneità dell'atteggiamento ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto. 4. Esempi di violenza privata Secondo la Giurisprudenza della Corte di Cassazione, perché si configuri il delitto di violenza privata basta che la persona che lo subisce abbia perso o ridotto in maniera sensibile la capacità di determinarsi e di agire secondo la propria volontà : partendo da questo presupposto, è stato perciò ritenuto che integrasse il delitto la condotta del conducente di una vettura che compie manovre intimidatorie o spericolate che interferiscono in maniera consistente nella condotta di guida di un altro utente della strada, inducendolo per ciò stesso, a compiere manovre da lui non volute. In altri casi è stato ritenuto configurabile questo reato, la condotta di datori di lavoro che avevano costretto i propri dipendenti ad accettare un declassamento nelle proprie mansioni, mediante la minaccia di una collocazione fatiscente ed emarginata dal resto del contesto aziendale (Cassazione 31413 del 21.9.2006). Fonti normative: Art. 610 c.p. Sei stato vittima? Pensi di aver costretto qualcuno a fare qualcosa che non voleva? Sei indagato o imputato in un processo per violenza privata? Esponici il tuo caso. AvvocatoFlash ti metterà in contatto con i migliori avvocati online . Tre di loro ti invieranno un preventivo gratuitamente, e sarai tu a scegliere a chi affidare il tuo caso.

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