Pubblicazione legale:
La Corte d’Assise d’Appello di Roma, sezione seconda, ha depositato il 29 Ottobre scorso le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti di Antonio Ciontoli e dei suoi familiari per l’omicidio volontario, commesso con dolo eventuale, del giovane Marco Vannini.
Quest’ultima sentenza si contrappone in particolare a quella della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello, che invece aveva statuito la natura colposa dell’omicidio di Vannini. La prima sentenza d’appello riteneva infatti che Antonio Ciontoli non avrebbe voluto la morte del giovane fidanzato della figlia Martina: questo perché, rispetto al solo ferimento, il decesso avrebbe procurato conseguenze più gravose dal punto di vista della situazione lavorativa dell’omicida, militare di carriera.
Invece, nella visione proposta dalla nuova composizione collegiale di merito, sulla scia delle indicazioni proposte dalla Cassazione, questo assunto viene considerato del tutto illogico, per i motivi che si esporranno.
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