Titolo professionale:
Il corso di formazione si è soffermato sulla figura del whistleblowing e sulle novità della legge 3/2019 in materia di anticorruzione. Sottolineando gli intrecci tra la figura del whistleblowing e il diritto del lavoro.
Il whistleblowing ( segnalatore di condotte illeciti) oltre ad occupare un ruolo di fondamentale importanza nel settore pubblico e nella repressione della corruzione, occupa un ruolo centrale anche nell'ambito dell'ambiente di lavoro privato al fine di segnalare condotte illecite, tra cui ad es. mobbing, o altre che possono intimare la salubrità dei luoghi di lavoro. La Legge 179/2017 recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” ha esteso la disciplina del whistleblowing al settore privato, mediante la modifica dell’art. 6 del D.Lgs. 231/2001 con l’introduzione dei nuovi commi 2bis, 2ter e 2quater.
Queste disposizioni prevedono in particolare la tutela di coloro che abbiano segnalato illeciti di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito delle proprie mansioni lavorative e pongono a carico del datore di lavoro il divieto di porre in essere atti discriminatori o ritorsivi nei confronti del segnalante, con ciò intendendosi il licenziamento ritorsivo, il mutamento di mansioni o qualsiasi altra misura di medesima natura. Grazie a questo corso ho potuto approfondire l'importanza cruciale di segnalare condotte illecite che si possono verificare anche in ambito aziendale al fine di reprimere sul nascere situazioni di vessatorietà ai danni dei lavoratori.