Pubblicazione legale:
La differenza tra permesso di soggiorno e carta di soggiorno è, in realtà, molto semplice perché il primo ha sostituito la seconda in favore di chi decide di soggiornare in Italia per un lungo periodo.
Alcuni tendono ancora a chiamare il permesso “carta di soggiorno” anche se, di fatto, quest’ultima non esiste più dal 2018, quindi è meglio tenere presente che i due testi legislativi sono stati varati in tempi diversi e uno al posto dell’altro per evitare confusione.
La carta di soggiorno
La carta di soggiorno ha visto la luce il 1°aprile 2007 per consentire agli extracomunitari di trattenersi in Italia se imparentati come familiari o coniugi a cittadini comunitari e italiani che risiedevano già sul nostro territorio.
Il documento si è ispirato ai principi stabiliti dal Decreto legislativo n.30 (art. 10) del 6 febbraio 2007 che aveva stabilito anche l’assistenza per immigrati con gravi problemi di salute ma erano previsti ulteriori requisiti per soggiornare oltre tre mesi in territorio italiano.
I requisiti richiesti
Essere lavoratori subordinati o autonomi
Avere risorse economiche minime, aggiornate ogni anno dall’Inps, e un’assicurazione sanitaria a copertura di tutti i rischi
Essere iscritto presso un istituto pubblico o privato riconosciuto per chi frequenta un corso di studi o di formazione professionale.
Il permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno dell’Unione Europea lo possono richiedere gli extracomunitari che hanno già un documento valido da almeno 5 anni, occorre anche abitare in un alloggio dignitoso e lavorare come stabilisce il Decreto legislativo 25/07/1998, n. 286, art. 9.
Va inoltre ricordato che se gli extracomunitari rispondono ai requisiti per soggiornare a lungo, possono richiedere il permesso di soggiorno UE a tempo indeterminato che vale comunque come documento di riconoscimento per 5 anni.
Tuttavia, il rilascio di questo documento dipende anche dal superamento di test che devono valutare la conoscenza della lingua italiana da parte del richiedente per evitare successive difficoltà di inserimento nella vita lavorativa e sociale.
Ulteriori caratteristiche del permesso di soggiorno UE
Il permesso di soggiorno UE non ha bisogno di essere rinnovato come quello ordinario e offre una gamma di servizi aggiuntivi di primaria importanza come l’assegno sociale, di invalidità oppure ricevere l’indennizzo di maternità.
Gli extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno UE partecipano anche ai concorsi pubblici e non sono espulsi a meno che non commettano reati gravi che minacciano la sicurezza del Paese ospitante.
La procedura per i parenti a carico
Gli immigrati extracomunitari che rispondono ai requisiti per ottenere il permesso di soggiorno Ue possono richiederlo anche per il coniuge, figli minorenni oppure per genitori e figli maggiorenni che non sono in grado di provvedere a se stessi.
Gli immigrati che invece richiedono lo status di rifugiati non hanno diritto al permesso di soggiorno UE. In tutti gli altri casi, la documentazione da presentare è la seguente, a partire dalla compilazione del modulo del ministero dell’Interno:
Marca da bollo da 16 euro
Fotocopia passaporto
Fotocopia permesso di soggiorno
Fotocopia certificato di residenza e stato di famiglia da richiedere in Comune
4 foto formato tessera.
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