Pubblicazione legale:
La scelta della legge applicabile alla separazione e al divorzio internazionale alla luce della riforma Cartabia
Abstract
In un mondo sempre di più multiculturale e sono sempre di più le situazioni in cui i coniugi hanno nazionalità diversa. Es. Moglie rumena, marito italiano. In queste situazioni, in costanza di separazione e divorzio, si pone il problema di individuare la legge applicabile.
L’articolo analizza l’impatto della riforma Cartabia sulla disciplina della legge applicabile nei casi di separazione e divorzio internazionale, con particolare riferimento alle novità introdotte in materia di giurisdizione e di applicazione dei regolamenti europei. Dopo un'analisi del quadro normativo europeo e internazionale, si evidenziano le principali criticità e prospettive future per i coniugi coinvolti in procedimenti transfrontalieri.
1. Introduzione
La crescente mobilità delle persone all'interno dell'Unione Europea e la globalizzazione hanno reso sempre più frequenti le controversie di separazione e divorzio con elementi di internazionalità. La riforma Cartabia, introdotta con il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, ha apportato significative modifiche al diritto processuale civile italiano, incidendo anche sulla gestione dei procedimenti familiari transnazionali.
L’obiettivo del presente articolo è analizzare come la riforma influisca sulla scelta della legge applicabile nei procedimenti di separazione e divorzio con elementi di internazionalità, alla luce dei regolamenti UE e delle norme nazionali.
2. Il quadro normativo di riferimento
La scelta della legge applicabile in materia di separazione e divorzio internazionale è regolata principalmente dal Regolamento (UE) n. 1259/2010, noto come regolamento "Roma III". Tale normativa consente ai coniugi di scegliere la legge applicabile alla loro separazione o divorzio, subordinatamente ad alcune condizioni di collegamento. In assenza di scelta, il regolamento stabilisce criteri oggettivi per determinare la legge applicabile, come la residenza abituale comune o la cittadinanza.
A livello nazionale, prima della riforma Cartabia, il codice di procedura civile disciplinava la materia con regole frammentarie, spesso lasciando incertezza su aspetti di coordinamento tra diritto interno ed europeo. La riforma ha introdotto importanti novità, armonizzando la disciplina interna con il quadro normativo europeo.
3. Le principali novità della riforma Cartabia
La riforma Cartabia ha apportato modifiche significative in tre principali ambiti che incidono sulla scelta della legge applicabile nei procedimenti internazionali di separazione e divorzio:
1. Competenza giurisdizionale e coordinamento con il diritto UE
- La riforma ha chiarito le modalità di applicazione dei criteri di giurisdizione stabiliti dal Regolamento (UE) n. 2201/2003 (Bruxelles II bis) e dal nuovo Regolamento (UE) 2019/1111 (Bruxelles II ter), facilitando il coordinamento tra le norme italiane e quelle europee.
- Sono state introdotte misure per agevolare la concentrazione delle cause davanti a un unico giudice, al fine di evitare conflitti di giurisdizione.
2. Scelta della legge applicabile e autonomia delle parti
- La riforma valorizza l’autonomia delle parti, incoraggiando l’accordo sulla legge applicabile secondo il principio della prossimità.
- Si rafforza l'obbligo per il giudice di informare le parti sulla possibilità di scegliere la legge applicabile tra quelle previste dal Regolamento Roma III.
3. Semplificazione e digitalizzazione delle procedure
- La riforma introduce strumenti di digitalizzazione e semplificazione procedurale, rendendo più agevole la gestione dei procedimenti transfrontalieri, con una maggiore efficienza nella comunicazione tra le autorità giudiziarie di diversi Stati membri.
4. Criticità e prospettive applicative
Nonostante le migliorie apportate dalla riforma, permangono alcune criticità nell’applicazione pratica delle norme sulla legge applicabile, tra cui:
- La complessità della scelta della legge in assenza di un accordo tra i coniugi, che può comportare incertezze e allungamento dei tempi processuali.
- La necessità di una maggiore diffusione delle informazioni tra gli operatori del diritto e i cittadini, affinché possano compiere scelte consapevoli in relazione alla legge applicabile.
- L'interazione tra il diritto italiano e le normative di paesi extra-UE, che può generare conflitti di leggi non sempre di facile risoluzione.
5. Conclusioni
La riforma Cartabia rappresenta un passo avanti nell’armonizzazione del diritto processuale italiano con le normative europee in materia di separazione e divorzio internazionale. Tuttavia, affinché le nuove disposizioni producano gli effetti desiderati, è necessario un impegno costante nella formazione dei professionisti del settore e un’attenta applicazione delle norme da parte degli organi giurisdizionali.
L'autonomia delle parti nella scelta della legge applicabile costituisce un importante strumento di autodeterminazione, che deve essere accompagnato da un’adeguata assistenza legale per evitare conflitti e garantire la tutela dei diritti di entrambe le parti.
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