Pubblicazione legale:
Abstract
in questo articolo viene affrontato il ricorso cumulativo della separazione e divorzio, novità apportata con la Riforma Cartabia, soffermandosi in particolar modo sulle novità e sulle implicazioni pratiche di questa nuova modalità attraverso la quale i coniugi possono addivenire alla separazione e al divorzio e affrontare in maniera più celere la crisi coniugale.
Introduzione
La riforma Cartabia, entrata in vigore con il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, ha introdotto significative modifiche nel diritto di famiglia, semplificando e accelerando le procedure di separazione e divorzio. Tra le principali innovazioni vi è la possibilità di presentare un ricorso cumulativo, consentendo ai coniugi di richiedere contemporaneamente, con un unico atto sia la separazione che il divorzio. Questo cambiamento mira a ridurre i tempi e i costi del contenzioso, garantendo al contempo una maggiore efficienza del sistema giudiziario.
Il ricorso cumulativo: definizione e quadro normativo
La riforma introduce la possibilità di presentare un ricorso unico, con cui le parti possono domandare:
le relative domande accessorie (affidamento dei figli, assegni di mantenimento, divisione dei beni, etc.).
Questa innovazione è stata introdotta nell’ottica di razionalizzazione dei procedimenti e si applica sia nei casi di separazione consensuale che in quelli giudiziali.
Secondo il nuovo art. 473-bis.49 c.p.c., la domanda di divorzio può essere proposta contestualmente alla domanda di separazione, ma la pronuncia di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio sarà subordinata al passaggio in giudicato della sentenza di separazione.
Procedura e tempi di definizione
Il procedimento cumulativo si articola nelle seguenti fasi principali:
Deposito del ricorso presso il tribunale competente, contenente entrambe le domande (separazione e divorzio), con eventuali richieste in merito a figli e questioni economiche.
Prima udienza di comparizione delle parti, durante la quale il giudice verifica la possibilità di una conciliazione, alla quale le parti possono decidere di rinunciare, dichiarando esplicitamente di non volersi conciliare, e sottoscrivendo tale dichiarazione.
Decisione sulla separazione, che diventa condizione per la successiva pronuncia di divorzio. La separazione acquista efficacia dopo il passaggio in giudicato della relativa sentenza.
Definizione del divorzio, una volta maturato il termine legale, senza necessità di instaurare un nuovo procedimento.
In termini di tempistiche, il ricorso cumulativo consente di ridurre sensibilmente la durata complessiva del procedimento, che in passato richiedeva due fasi processuali distinte.
Vantaggi della nuova disciplina
L’introduzione del ricorso cumulativo porta con sé diversi benefici:
Riduzione dei tempi processuali, poiché non è più necessario attendere la conclusione di un primo procedimento per avviare il successivo.
Snellimento del carico giudiziario, contribuendo a ridurre la congestione dei tribunali.
Minori costi per le parti, grazie all’unificazione degli atti e alla riduzione delle spese legali.
Maggiore certezza giuridica, consentendo alle parti di ottenere una soluzione definitiva in tempi ragionevoli.
Conclusioni.
La riforma Cartabia rappresenta un'importante evoluzione del diritto di famiglia in Italia, mirando a una maggiore efficienza e accessibilità del sistema giudiziario. Il ricorso cumulativo per separazione e divorzio offre una soluzione più rapida e meno onerosa per i coniugi, garantendo al tempo stesso un'adeguata tutela dei diritti delle parti coinvolte. Tuttavia, la sua applicazione pratica richiede un'attenta valutazione delle circostanze specifiche di ciascun caso, al fine di evitare possibili complicazioni procedurali.
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