Pubblicazione legale:
Il trentatreenne macedone Shevalj Ramadani è stato condannato a 5 anni di reclusione e al pagamento di un risarcimento danni pari a 50mila euro nei confronti dell'ex fidanzata Alina Emilia Pavel. Questo l'esito del secondo filone del processo a suo carico. L'uomo era già stato condannato a otto anni (leggi qui) per tentato omicidio, in occasione dell'atroce aggressione ai danni di Alina, di cui si era reso protagonista la sera del 17 novembre 2018 a Civitanova Marche.L'odierna udienza con rito abbreviato è stata presieduta dal Gip/Gup di Macerata, dott. Manzoni, che ha accolto le richieste presentate in udienza dal Pubblico Ministero della Procura di Macerata, Rosanna Buccini.
Ramadani è stato ritenuto colpevole dei reati aggravati di violenza sessuale, stalking e lesioni personali (articolo 612 bis, commi I e II). Reati che si riferiscono al periodo che va dal 2017 al 17 novembre 2018. Periodo nel quale, con condotte reiterate caratterizzate da gelosia ossessiva e minacce di morte, Ramadani ha dimostrato di non aver accettato la fine della storia d'amore con Alina.
Prima della terribile aggresione del novembre 2018, l'uomo aveva già accoltellato Alina al seno sinistro (ottobre 2017) e le aveva puntato contro una pistola (marzo 2018), oltre che inviarle ripetutamente messaggi minatori su Whatsapp e costringerla a rapporti sessuali non voluti. L'avvocato Oberdan Pantana, difensore della donna, commenta così l'esito dell'udienza preliminare: “Non posso che essere soddisfatto. Sono state accolte le nostre conclusioni di parte civile, riguardo la giusta contestazione dei reati, oltre alla congruità della pena.