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Spese condominiali e separazione: cosa paga l'assegnatario della casa coniugale?
Quando ci si separa, uno degli aspetti più delicati riguarda la gestione delle spese legate alla casa coniugale, soprattutto se uno dei coniugi rimane nell'immobile. La recente sentenza n. 13642/2024 del Tribunale di Roma ha chiarito come vanno suddivise queste spese tra l'assegnatario della casa e l'altro coniuge, proprietario dell'immobile.
Chi paga le spese ordinarie e straordinarie?
In caso di separazione, le spese legate alla casa non ricadono tutte su una sola persona. La sentenza distingue in modo chiaro tra spese ordinarie e spese straordinarie:
Spese ordinarie: queste sono a carico dell'assegnatario, cioè del coniuge che continua a vivere nella casa. Rientrano in questa categoria le spese quotidiane legate all'uso dell'immobile, come:
- Le spese condominiali (pulizia, manutenzione dell'ascensore, cura del giardino);
- Le utenze domestiche (acqua, luce, gas);
- Le piccole riparazioni o la manutenzione ordinaria.
Spese straordinarie: queste rimangono a carico del proprietario, che potrebbe essere l'altro coniuge. Si tratta di spese che riguardano lavori più importanti, come:
- Grandi ristrutturazioni;
- Interventi strutturali (rifacimento del tetto o delle facciate);
- Sostituzione di impianti e altre opere di manutenzione straordinaria.
Cosa succede se l'assegnatario non paga le spese condominiali?
Un aspetto importante chiarito dalla sentenza riguarda il caso in cui l'assegnatario non paghi le spese condominiali. In questo scenario, l’amministratore del condominio può richiedere il pagamento direttamente al proprietario non assegnatario. Questo significa che, se il coniuge che vive nella casa non paga, il condominio può rivalersi sull'altro coniuge, che rimane comunque proprietario dell’immobile.
Ma c’è una tutela per il proprietario: una volta pagate le spese, potrà chiedere il rimborso al coniuge assegnatario, esercitando quello che si chiama "diritto di rivalsa". In questo modo, chi vive nella casa è comunque tenuto a sostenere le spese ordinarie, anche se nel frattempo il proprietario ha dovuto intervenire.
Cosa significa per i coniugi separati?
La sentenza n. 13642/2024 del Tribunale di Roma offre una soluzione equa per la gestione delle spese in caso di separazione. Da un lato, stabilisce che l'assegnatario è responsabile delle spese legate all'uso quotidiano della casa, mentre dall'altro, il proprietario deve farsi carico delle spese straordinarie che aumentano il valore dell'immobile.
Inoltre, se l’assegnatario non paga le spese condominiali, il condominio è comunque tutelato, poiché può richiedere il pagamento al proprietario. Quest'ultimo, però, avrà la possibilità di recuperare i soldi dal coniuge che vive nella casa.
Conclusione
La sentenza del Tribunale di Roma garantisce una suddivisione chiara e bilanciata delle spese tra i coniugi separati, tutelando sia chi vive nella casa sia il proprietario dell’immobile. Se ti trovi in questa situazione, è fondamentale comprendere bene le tue responsabilità e i tuoi diritti, per evitare problemi futuri.