Pietro Sellaro

Sentenza giudiziaria

I coniugi, da me assistiti, hanno ottenuto la sentenza di divorzio e conseguente cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario a suo tempo contratto (in Chiesa) e quindi trascritto nei registri dello Stato civile del competente Comune. In sede di separazione uno dei due aveva assunto l'obbligazione di trasferire la metà della (ex) casa coniugale in favore dell'altro, tant'è che, al momento del rogito di trasferimento, è stato possibile godere dei benefici fiscali. Evenienza, questa, da non sottovalutare !

Sentenza giudiziaria

Dei coniugi, ambedue da me rappresentati e assistiti, hanno raggiunto delle condizioni di separazione soddisfacenti, tanto per entrambi, quanto nei confronti dei figli comuni. Peraltro, in seno al medesimo accordo, si sono impegnati al trasferimento della nuda proprietà di un bene immobile nei confronti della prole. Obbligazione, questa, che ove assunta nel contesto della separazione, può garantire dei benefici fiscali al momento dell'atto definitivo.

Sentenza giudiziaria

Un mio assistito, commercialista, a cui non era stata pagata una parcella per compenso professionale, ha (prima) ottenuto dal Trib. di Verona un decreto ingiuntivo emesso contro il suo cliente, e (poi) ha promosso nei confronti di quest'ultimo un procedimento di recupero credito (pignoramento presso terzi), in virtù del quale il Giudice ha assegnato al creditore (da me difeso) sia parte delle somme depositate in un c/c del debitore, sia parte di somme dovute a quest'ultimo da un terzo soggetto.

Sentenza giudiziaria

Il mio Cliente si era visto pignorare una porzione importante del proprio TFR da parte di un terzo creditore del Condominio ed aveva pertanto agito, in regresso, nei confronti degli altri condomini in relazione alla quota di proprietà (ossia i millesimi) di ciascuno. Costoro avevano proposto una causa di opposizione a tali decreti ingiuntivi, con esito a loro sfavorevole, sia in primo sia in secondo grado !

Sentenza giudiziaria

La mia Cliente, quale promittente venditrice, convenuta in primo grado per la restituzione del doppio della caparra ricevuta in sede di stipula del contrattato preliminare, nel merito ha avuto pienamente ragione, potendo così trattenere quanto ricevuto. La controparte, soccombente, ha proposto appello, e la Corte lo ha dichiarato inammissibile, accogliendo integralmente le nostre difese

Speaker ad evento

Agli albori della mediazione, le relazioni in taluni seminari - tesi a districarsi nei meandri di ciò che, allora, rappresentava per l'ordinamento italiano un nuovo istituto giuridico obbligatorio - mi hanno dato, poi, la possibilità di mettere in atto quelle riflessioni in altri ambiti dell'azione professionale, e fra essi, innanzitutto, il settore del diritto familiare, accrescendo le occasioni di trovare fra le parti accordi più che soddisfacenti.

Titolo professionale

Si è trattato di un corso teorico - pratico, della durata di 90 ore, organizzato dall'Associazione Generale Cooperative Italiane, con un esame finale per l'abilitazione all'esercizio della vigilanza sulle società cooperative (ai sensi del D.Lgs. 220/2002 e del D.M. 06.12.20149), tenutosi innanzi ad una Commissione nominata dall'Assessorato Reg.le Attività Produttive della Regione Sicilia, che mi ha dato la possibilità di conoscere, dall'interno, la struttura delle società cooperative e di farne tesoro nella mia attività di avvocato civilista.

Pubblicazione legale

“Diritto in pillole" La Cassazione, in linea con un orientamento maggioritario, ha stabilito che in caso di decesso del promittente venditore, prima della stipula dell’atto di vendita, tutti gli eredi devono poi partecipare al rogito e firmare il contratto di compravendita che trasferisca la proprietà del bene (a suo tempo promesso in vendita solo dal “de cuius”, loro congiunto, ad un terzo soggetto). Ne deriva che tutti gli eredi sono tenuti a prestare il loro personale consenso, sottoscrivendo il contratto definitivo, affinché il promissario acquirente possa validamente acquistare la proprietà del bene che gli era stato promesso in vendita prima della successione a causa di morte (cfr. ordinanza del 29.08.23, n. 25396).

Pubblicazione legale

"Diritto in pillole" Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea pochi giorni fa è stata pubblicata la direttiva 2024/1760 (che, come tutte le direttive, si rivolge agli Stati membri che dovranno recepirla con una legge interna entro una certa data, e solo dopo tale recepimento scatterà l’obbligo di osservanza della norma da parte di cittadini e aziende) con cui si prevede che le imprese di grandi dimensioni - sia per fatturato, sia per numero di dipendenti, operanti nel perimetro europeo - prevedano delle procedure per garantire il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. A tal proposito le società dovranno altresì redigere un piano di transizione climatica, in aderenza all’Accordo di Parigi. E’ stata prevista come data di recepimento della direttiva il 26.07.2026, un procedimento di applicazione della normativa per fasi, un sistema di controllo da parte della Commissione europea, un potere sanzionatorio da parte degli Stati membri a carico delle imprese inosservanti.

Recensione positiva

Pietro è un professionista in gamba, schietto e dotato di una rara serietà professionale. Non millanta, non si gonfia. Possiede solide competenze e, soprattutto, ha saputo in questi anni interpretare con preveggenza il mutamento d'orizzonte della professione forense, individuando occasioni di lavoro ben oltre il semplice contenzioso tradizionale in aree tuttavia sensibili per la clientela business della quale ha saputo cogliere tendenze e bisogni. Nel rispetto delle aree di competenza di ciascuno ed in ottima scambievole sintonia il lavoro prodotto con Pietro ha dato sempre ottimi risultati. Ad maiora semper, adesso che con con un approccio di grande serietà e non meramente speculativo, ha intrapreso con decisione le attività della mediaconciliazione.

Titolo professionale

Dedico le mie energie, in campo libero - professionale, alla pratica del diritto civile. Per l'esercizio di tale attività, svolta in favore di persone e imprese, si è rivelato quanto mai utile avere approfondito e sperimentato il diritto tanto nel campo dell'arbitrato quanto in quello della mediazione, poiché ciò ha permesso e consente un atteggiamento più laico : teso alla ricerca di soluzioni in cui ciascuno senta di uscirne concretamente soddisfatto !

Recensione positiva

Abbiamo avuto occasione di lavorare accanto ed è sempre emerso il suo essere meticoloso nello studiare, preparare ed affrontare ogni aspetto del contenzioso. Persona che, nonostante la sua preparazione, ha sempre agito con umiltà, collaborando con me nella redazione di alcune perizie in ambito civilistico e tributario, da depositare in giudizio, contribuendo ad irrobustire l'impostazione giuridica degli elaborati peritali.

Titolo professionale

Dopo anni dall'entrata in vigore del D. Lgs. 28/2010, che aveva reso la mediazione civile e commerciale obbligatoria in taluni ambiti, è stato avvincente riflettere sulle criticità, sulle evoluzioni e sulle nuove sfide che tale istituto pone !

Pubblicazione legale

Autovelox sì o no? La Cassazione (cfr. sent. N. 10505/2024) ha di recente affermato che gli strumenti elettronici per la misurazione della velocità, i c.d. autovelox, prima di essere utilizzati dalle Forze di Polizia devono essere omologati (cioè muniti di un’autorizzazione ministeriale alla riproduzione in serie di un prototipo testato in laboratorio) e non semplicemente approvati (procedimento che non richiede la comparazione del prototipo con particolari prescrizioni previste dal regolamento). In altri termini, in caso di autovelox, solo la preventiva omologazione garantisce la perfetta funzionalità e precisione dello strumento elettronico, non potendosi ritenere equivalenti omologazione ed approvazione. Ne deriva che l’assenza della prima rende annullabile, da parte del Giudice, il verbale di contestazione dell’infrazione inflitto all’automobilista, poiché manca la prova della perfetta funzionalità dell’autovelox.

Speaker ad evento

"Il diritto scompone e ricompone l'ordine sociale". E ciò non può che avvenire attraverso un'attenta e meditata analisi dei casi e delle norme giuridiche che ad essi si attagliano.