Caso legale:
A seguito della morte di una anziana, alcuni parenti dichiarano di essere in possesso di un testamento olografo che dispone di parte del patrimonio ereditario (di una certa importanza). Quasi contestualmente altri parenti fanno una analoga dichiarazione, affermando che il loro testamento, sottoscritto in data posteriore al precedente di soli 12 giorni, è l'unico valido, anche se dispone solo di parte del patrimonio. Altri parenti, virtualmente esclusi dalla successione in base ai due testamenti di cui sopra, decidono di impugnare i manoscritti per evidente falsità della sottoscrizione. A seguito di un complesso giudizio in cui sono state svolte attività di istruttoria legate sia all'accertamento della presunta capacità di testare del de cuius al momento della redazione degli scritti, sia all'autenticità delle sottoscrizioni, si accerta in maniera incontestabile che entrambi i testamenti esibiti dagli eredi sono apocrifi (cioè riportano una sottoscrizione di persona diversa dal testatore) e quindi sono nulli per falsità della sottoscrizione. Ne discende l'apertura della successione legittima tra tutti i parenti della defunta che non aveva né coniuge né figli, con inclusione dei parenti che hanno avviato l'accertamento giudiziale sulla validità dei testamenti.