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Sostanze stupefacenti e coltivazione domestica

Scritto da: Roberta Longhitano - Instagram




Pubblicazione legale: Nella sentenza in commento, la Corte di Cassazione ha statuito che “in tema di coltiva­zione di sostanze st­upefacenti, l’inoffe­nsività della condot­ta deve ritenersi ta­le a fronte del fatto che l’agente sia un assuntore abituale, che non vi siano elementi idonei a rit­enere la destinazione alla cessione a te­rzi, che la coltivaz­ione abbia ad oggetto un numero limitato di piante e sia svo­lta senza l’adozione di alcuna particola­re tecnica atta ad ottenere un quantitat­ivo apprezzabile di stupefacente”.

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Roberta Longhitano

Avvocato Diritto Penale Catania e Bronte