Caso legale:
Tra i casi di cui mi sono occupata, merita menzione una fattispecie di abuso familiare laddove, nell'ambito di un procedimento di separazione, si rendeva necessaria la richiesta dei provvedimenti di protezione di cui all'art. 342 bis primo comma C.c. in favore della mia assistita, poichè la condotta del marito era causa di grave pregiudizio all'integrità fisica e morale dell'altro coniuge. La condotta posta in essere dal marito nell'ambito della famiglia -che, tra l'altro, proferiva frequenti minacce di morte e poneva in essere gesti plateali di tentato suicidio- causava un evidente grave pregiudizio in capo alla moglie e ai figli . L'abuso si configurava infatti anche nei confronti dei figli minori essendo stati costretti ad assistere a reiterate aggressioni e comportamenti denigratori da parte del padre nei confronti della madre (comportamenti che la moglie si riservava altresì di denunciare in sede penale, essendovi anche gli estremi del reato di maltrattamenti in famiglia).
Per tale motivo, il Presidente ff. del Tribunale di Busto Arsizio emetteva l'ordine di allontanamento coercitivo del marito dalla casa familiare, unitamente al divieto allo stesso di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla ricorrente e dai figli della coppia. Ciò sin dalla pronuncia dei provvedimenti provvisori ed inaudita altera parte. Il giudizio di separazione proseguiva poi il proprio iter per le ulteriori questioni economiche e relative all'affido e al diritto di visita dei figli, in forma protetta.
