Sovraindebitamento: come calcolare la rata mensile proponibile senza rischiare errori

Scritto da: Sarah Berducci - Sito internet




Pubblicazione legale: Il calcolo della rata mensile proponibile in una procedura di sovraindebitamento è uno degli aspetti più delicati e decisivi per garantire al debitore un equilibrio tra il pagamento dei creditori e il diritto a vivere dignitosamente. Non si tratta di un semplice conteggio aritmetico, ma di una valutazione complessa che coinvolge le entrate del nucleo familiare, le spese di mantenimento e la congruità delle stesse, rimessa al giudizio del tribunale. Il principio cardine, sancito dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII, D.Lgs. 14/2019), prevede che la quota del reddito necessaria al mantenimento del debitore e della famiglia sia esclusa dalla liquidazione, garantendo così la sopravvivenza del nucleo familiare. Il Criterio del “Mantenimento Necessario” Secondo l’art. 67 CCII, nella ristrutturazione dei debiti del consumatore, la domanda deve indicare tutte le entrate del debitore e del nucleo familiare con “l’indicazione di quanto occorre al mantenimento della sua famiglia” (Tribunale di Padova 2025). Nella liquidazione controllata, l’art. 268 CCII stabilisce che stipendi, pensioni e salari siano esclusi dalla liquidazione entro i limiti necessari al mantenimento. In pratica, il calcolo della rata mensile si ottiene sottraendo dal reddito totale la quota destinata al sostentamento del nucleo familiare. Come il Giudice Valuta le Spese 1. Analisi delle entrate complessive: si considerano tutte le fonti di reddito, incluse stipendi, pensioni, assegni e eventuali contributi dei familiari. 2. Quantificazione delle spese necessarie: il debitore presenta un prospetto mensile delle spese, ma non tutte vengono considerate essenziali. o Esempio: Tribunale di Padova, 20 gennaio 2025, ha ridotto le spese da 2.970 € a 2.600 €, escludendo costi voluttuari come sigarette, estetista o libri. o Inoltre, spese non ripetitive o future, come multe o acquisto occhiali, sono escluse (Tribunale di Padova 2025). 3. Ripartizione del carico familiare: se altri membri percepiscono reddito, la quota del debitore si riduce proporzionalmente (Tribunale di Reggio Emilia, 4 ottobre 2024). 4. Calcolo della rata mensile: differenza tra reddito del debitore e spese per mantenimento validate dal giudice. o Esempio: Tribunale di Cagliari, 7 maggio 2025, ha fissato la rata mensile a 150 €, sottraendo le spese necessarie (1.200 €) dal reddito (1.350 €). Limiti di protezione: art. 545 c.p.c. La quota di reddito lasciata al debitore non può mai essere inferiore ai limiti di impignorabilità previsti dall’art. 545 c.p.c., garantendo un “pavimento” di protezione. Il tribunale deve assicurare che il debitore conservi almeno i quattro quinti dello stipendio per i crediti comuni (Tribunale di Rimini, 2025). Durata dell’obbligo di versamento La durata minima della liquidazione controllata è di almeno 3 anni, coerente con i termini per ottenere l’esdebitazione (Tribunale di Padova, 2025). Il piano può essere aggiornato in caso di variazioni reddituali o spese straordinarie (Tribunale di Verona, 2025). Natura dinamica della determinazione La rata mensile non è statica: variazioni del reddito, nuove esigenze familiari o spese straordinarie possono modificare l’importo da versare ai creditori. Il giudice e il liquidatore verificano periodicamente le condizioni economiche del debitore, adeguando la rata se necessario. Conclusioni La determinazione della rata mensile proponibile in una procedura di sovraindebitamento richiede competenza, attenzione ai dettagli e conoscenza approfondita della giurisprudenza più recente. Ogni situazione è unica: le entrate del nucleo familiare, le spese di mantenimento, la contribuzione di altri familiari e i limiti di impignorabilità devono essere valutati caso per caso. Anche un piccolo errore nel calcolo può compromettere l’esito della procedura o mettere a rischio l’equilibrio economico del debitore. Per questo motivo, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in sovraindebitamento, in grado di: • Analizzare correttamente la situazione reddituale e familiare; • Preparare un prospetto di spese congruo e conforme alla giurisprudenza; • Assistere nella predisposizione del piano di rientro e nella sua omologazione; • Valutare eventuali revisioni della rata in caso di mutamenti economici o familiari. Domande frequenti 1. Come si calcola la rata mensile nel sovraindebitamento? La rata si calcola sottraendo al reddito del debitore le spese necessarie al mantenimento del nucleo familiare, tenendo conto del contributo di altri membri percettori di reddito e dei limiti di impignorabilità (art. 545 c.p.c.). 2. Quali spese vengono escluse dal calcolo? Spese voluttuarie o non proporzionate alla condizione economica del debitore, acquisti non ripetuti o multe future. 3. Per quanto tempo devo versare la rata ai creditori? La durata minima è di 3 anni, salvo revisione per mutamenti significativi della situazione reddituale o familiare. 4. Cosa succede se la mia situazione cambia durante la procedura? La rata può essere ricalcolata dal giudice in caso di variazioni sostanziali delle entrate o spese straordinarie. 5. Qual è il limite minimo di reddito che devo conservare? Non può essere inferiore ai limiti di impignorabilità stabiliti dall’art. 545 c.p.c., garantendo un reddito sufficiente per vivere dignitosamente.

Fonte: Sito internet



Pubblicato da:


Sarah Berducci

Avvocato sovraindebitamento, recupero crediti trasferimenti immobiliari in famiglia




IUSTLAB

Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati


Privacy e cookie policy