Pubblicazione legale:
Recentemente la Giurisprudenza
di merito ha iniziato a riconoscere il danno non patrimoniale per
responsabilità veterinaria.
Un veterinario di Chiavari è stato condannato a
risarcire la padrona di una bastardina, operata
malamente e rimasta zoppa dopo l’intervento.
Il dottore è stato
condannato a risarcire i costi dell'operazione e € 4.500 a titolo di danno
morale per aver procurato sofferenza alla padrona del cane.
Per i Giudici di Genova
il denaro speso per alleviare le sofferenze della cagnolina dimostra l'intento
della sua padrona di instaurare con lei "una relazione durevole negli
anni" e farla entrare nel suo "progetto di vita familiare", riconoscendo
al cane un valore affettivo, prima che economico.
Anche il Tribunale di
Pisa ha recentemente riconosciuto il diritto al risarcimento del danno morale
patito da una coppia di proprietari in seguito a errore del veterinario.
Il loro cane, infatti,
aveva purtroppo subito danni permanenti dopo un intervento di chirurgia
ortopedica rimanendo gravemente sofferente.
Il Tribunale di Pisa ha
riconosciuto il danno "morale" (non patrimoniale) per le angosce
patite dai suoi proprietari. Conseguentemente, con la
Sentenza del 2.11.2023 sono stati liquidati - oltre ai danni patrimoniali
quantificati in € 13.900 - anche € 3.000 a titolo di risarcimento in
favore della coppia.
Se, dunque, rimane ancora
aperta l’antica discussione sulla rivendicata soggettività “degli esseri
senzienti non umani”, la recente Giurisprudenza sta riconoscendo sempre di più
come meritevole il legame con il proprio animale d’affezione.