Sentenza giudiziaria:
Un soggetto, legale rappresentante di una società, ha incaricato una ditta per l'esecuzione di lavori edili.
Nel frattempo, un'indagine dell'Agenzia delle Entrate ha accertato che la ditta in questione (l'incaricata dei lavori) è una c.d. "scatola vuota" ed emette fatture false al fine di evadere le imposte.
Il committente (e molte altre società ignare) è rimasto coinvolto a livello penale nella vicenda, sull'erroneo convincimento della Procura che fosse consapevole dell'illiceità delle operazioni fiscali compiute dalla ditta incaricata.
A seguito di deposito di idonea memoria difensiva, a cui sono stati allegati i necessari documenti, la difesa ha dimostrato agli organi inquirenti che il committente era in assoluta buona fede, che nulla sapeva degli "affari" dell'incaricata e che aveva regolarmente saldato i lavori con pagamenti tracciati.
Il procedimento è stato archiviato per carenza dell'elemento materiale e soggettivo del reato contestato.