Caso legale:
Si trattava di un caso in cui una giovane donna aveva sottoscritto una proposta per l'acquisto di un immobile sito in Como. L'agenzia immobiliare aveva dichiarato di aver fornito tutta la documentazione alla proponente e che l'immobile non presentasse abusi. La proponente, tuttavia, aveva fatto redigere su mio consiglio una perizia ad architetto di propria fiducia. Dall'elaborato sono emersi abusi edilizi gravi e non visibili a occhio nudo (es. dimensioni ridotte della seconda camera che non consentivano di qualificarla come camera da letto, anche per la proporzione con luce e aria). La parte venditrice negava l'evidenza e faceva intervenire il proprio tecnico. L'agenzia intimava il pagamento delle provvigioni. Non è stato veloce ma siamo riusciti a ottenere la risoluzione della proposta con restituzione della somma versata a titolo di caparra confirmatoria, già incassata da parte venditrice. E le provvigioni non sono state versate a causa della condotta negligente dell'agenzia.