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L'ordine di demolizione del manufatto abusivo è inefficace in caso di legittimo affidamento del proprietario nella regolarità delle opere sotto il profilo urbanistico-edilizio

Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 3933/2015




Sentenza giudiziaria: La mia Cliente (una società) si rivolge a me dopo che il TAR aveva rigettato il ricorso (presentato con altro avvocato) avverso il provvedimento di riduzione in pristino stato (demolizione) di opere abusive (si trattava di manufatti ad uso sportivo) di ampia dimensione e volumetria. Propongo ricorso in Consiglio di Stato basando la difesa sul LEGITTIMO AFFIDAMENTO, ovvero: - ho dimostrato che i manufatti erano stati realizzati tra la fine del 1983 ed il 1989 NON dalla proprietà ma dall’affittuario degli impianti sportivi; - ho dimostrato che la realizzazione dei manufatti era avvenuta sine titulo ma nella convinzione che non fosse necessario un titolo edilizio per la specifica tipologia di impianto sportivo; - ho dimostrato che i gestori che si sono succeduti avevano tutti confidato nella legittimità delle opere sotto il profilo urbanistico-edilizio; - ho dimostrato (con anche documentazione fotografica aerea dell’epoca, i.e. l’Almanacco di Bologna del 1985) la mancata contestazione da parte del Comune dell’esistenza dei manufatti da più di trent’anni; - ho dimostrato che si trattava di strutture di pubblico utilizzo visibili e note alla città per avervi avuto luogo eventi sportivi di carattere nazionale – dunque il Comune non poteva ignorarne l’esistenza; - ho dimostrato che l’esercizio del potere repressivo da parte del Comune ha avuto luogo dopo più di vent’anni dall’abuso; - ho dimostrato la buona fede della mia Cliente.



Pubblicato da:


Simone Mazzoni

Avvocato amministrativista