Avvocato Simone Mazzoni a Porto Sant'Elpidio

Simone Mazzoni

Avvocato amministrativista

Informazioni generali

L’avv. Simone Mazzoni è iscritto all'Albo di Bologna dal 2.12.1996 e all’Albo degli avvocati cassazionisti dal 23.9.2011. E’ specializzato in diritto amministrativo e membro della SAAER - Società degli Avvocati Amministrativisti dell'Emilia-Romagna. E’ titolare dello Studio legale SMLEX di Bologna e Of Counsel dello Studio legale de Vergottini di Milano e Roma. Si occupa di consulenza e assistenza giudiziale, stragiudiziale ed arbitrale nel campo del diritto amministrativo nonché delle tematiche civilistiche, contabili e tributarie ad esso collegate. Opera avanti ai Tribunali Amministrativi Regionali ed al Consiglio di Stato.

Esperienza


Diritto amministrativo

I settori di specializzazione sono quelli delle telecomunicazioni, della contrattualistica pubblica e del contenzioso in materia di appalti e concessioni di opere pubbliche nonché del diritto ambientale, dei beni culturali e dell'energia, dell’edilizia e urbanistica pubblica e privata, delle procedure espropriative e dei servizi pubblici locali. In particolare Simone Mazzoni assiste da anni alcune delle principali società nazionali che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche soprattutto per i profili di diritto amministrativo attinenti alla realizzazione della rete di telefonia fissa e mobile.


Ricorso al TAR

Nei settori di competenza l’avv. Mazzoni assiste privati, imprese e diverse amministrazioni ed enti territoriali nei procedimenti stragiudiziali e giudiziali attivi e passivi di competenza dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio di Stato.


Edilizia ed urbanistica

L’avv. Mazzoni assiste, anche in sede giudiziale, enti pubblici e privati nell’applicazione dei vari strumenti di pianificazione urbana, procedendo alla predisposizione di atti convenzionali complessi con le amministrazioni locali coinvolte quali accordi di programma, convenzioni, atti unilaterali d’obbligo, atti di asservimento, atti di compensazione, piani unitari di comparto e piani particolareggiati. Assiste, altresì, persone fisiche e giuridiche in tutte le problematiche concernenti il diritto dell’edilizia e dell’urbanistica, con particolare riguardo ai rilascio ed al mantenimento dei titoli abilitativi edilizi.


Altre categorie

Diritto marittimo, Diritto ambientale, Appalti pubblici, Antitrust e concorrenza sleale, Previdenza, Diritto civile, Diritto tributario.



Credenziali

Caso legale seguito

Stop all'installazione dell'antenna 5G

Il Comune di Pavullo annulla l'autorizzazione dopo il ricorso al TAR di un Comitato di cittadini e dell'Aeroclub di Pavullo

Si erano rivolti a me sia i cittadini di Pavullo, costituiti in Comitato, che l'Aeroclub di Pavullo per valutare la possibilità di bloccare la realizzazione da parte di Inwit S.p.A. di una nuova Stazione Radio Base (SRB) per la telefonia cellulare di oltre 40 metri di altezza che era stata progettata per l'installazione proprio all'interno della piccola comunità di Renno di Sopra e per la quale il Comune di Pavullo nel Frignano aveva già rilasciato idoneo titolo edilizio. Ho ritenuto fondata la proposizione di ricorso al TAR avverso il titolo autorizzatorio comunale nell'interesse del Comitato sotto il profilo della violazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale e del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, nonchè nell'interesse dell'Aeroclub di Pavullo sotto il profilo della violazione delle prescrizioni ENAC in materia di verifica preventiva dei potenziali ostacoli e pericoli per la navigazione aerea. All'esito della doverosa istruttoria condotta da ENAC in contraddittorio con le parti ed in conferenza di servizi con le amministrazioni coinvolte, il Comune di Pavullo nel Frignano ha ritenuto di assumere in via di autotutela il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione di Inwitt S.p.A. alla installazione della nuova SRB di cui trattasi già formatosi per silenzio assenso sull'istanza dello stesso operatore economico. Grande la soddisfazione dei membri del Comitato di cittadini e dei rappresentanti dell'Aeroclub di Pavullo per il risultato ottenuto a seguito della presentazione del ricorso al TAR che ha consentito il riesame della pratica amministrativa con il conseguente stop alla realizzazione del nuovo impianto di telefonia radiomobile senza neppure dover incrociare le armi davanti al giudice amministrativo bolognese.

Sentenza giudiziaria

L'ordine di demolizione del manufatto abusivo è inefficace in caso di legittimo affidamento del proprietario nella regolarità delle opere sotto il profilo urbanistico-edilizio

Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 3933/2015

La mia Cliente (una società) si rivolge a me dopo che il TAR aveva rigettato il ricorso (presentato con altro avvocato) avverso il provvedimento di riduzione in pristino stato (demolizione) di opere abusive (si trattava di manufatti ad uso sportivo) di ampia dimensione e volumetria. Propongo ricorso in Consiglio di Stato basando la difesa sul LEGITTIMO AFFIDAMENTO, ovvero: - ho dimostrato che i manufatti erano stati realizzati tra la fine del 1983 ed il 1989 NON dalla proprietà ma dall’affittuario degli impianti sportivi; - ho dimostrato che la realizzazione dei manufatti era avvenuta sine titulo ma nella convinzione che non fosse necessario un titolo edilizio per la specifica tipologia di impianto sportivo; - ho dimostrato che i gestori che si sono succeduti avevano tutti confidato nella legittimità delle opere sotto il profilo urbanistico-edilizio; - ho dimostrato (con anche documentazione fotografica aerea dell’epoca, i.e. l’Almanacco di Bologna del 1985) la mancata contestazione da parte del Comune dell’esistenza dei manufatti da più di trent’anni; - ho dimostrato che si trattava di strutture di pubblico utilizzo visibili e note alla città per avervi avuto luogo eventi sportivi di carattere nazionale – dunque il Comune non poteva ignorarne l’esistenza; - ho dimostrato che l’esercizio del potere repressivo da parte del Comune ha avuto luogo dopo più di vent’anni dall’abuso; - ho dimostrato la buona fede della mia Cliente.

Sentenza giudiziaria

Sala slot, il TAR sospende la chiusura

TAR Emilia Romagna, Bologna, ordinanza n. 32 del 13.02.2020

La mia cliente, una società che gestisce una sala scommesse, si rivolge a me per impugnare il provvedimento con cui il Comune di Faenza, ai sensi del Regolamento comunale approvato in materia di prevenzione e contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco (c.d. ludopatia), aveva ordinato la delocalizzazione dell'attività in un sito differente che fosse posto ad una distanza di almeno 500 metri dai cc.dd. siti sensibili individuati dal Regolamento stesso. Con il ricorso da me promosso sono riuscito ad ottenere la sospensione del provvedimento di delocalizzazione della sala scommesse sul presupposto giuridico per cui il Regolamento di cui trattasi, in violazione dei più generali principi di previsione urbanistico-territoriale in ordine alla localizzazione delle sale da gioco e delle sale scommesse di cui alla L.R. Emilia Romagna n. 5/2013 ed alla delibera della Giunta Regionale n. 831/2017, aveva di fatto introdotto un sostanziale divieto di localizzazione della sala scommesse della ricorrente, così come di altri, in tutto il territorio urbanizzato del Comune di Faenza, di fatto determinando la cessazione dell'attività.

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