Caso legale:
Recentemente, soprattutto post epidemia Covid, l'Ag Entrate Riscossione ha intprapreso un'ingente notifica di cartelle esattoriali ed intimazioni di pagamento nei confronti di soggetti persone fisiche.
Occorre precisare che non sempre tali atti e tali richieste sono legittime potendo spesso verificarsi il caso in cui, in realà, l'importo richiesto sia già stato corrisposto dal contribuente oppure il credito prescritto.
Diversi sono, infatti, i termini di prescrizione previsti a seconda del tributo richiesto (sanz. cds, IRPEF, IVA, etc).
In diversi casi ho seguito, con l'ausilio del collega Usseglio Polatera Federico, fattispecie di richieste di pagamento avanzate dall'Ag. Entrate Riscossione, tramite notifiche di intimazioni di pagamento, riuscendo per vizi dell'atto e/o del credito richiesto a far annullare integralmente il provvedimento esattoriale.
In tutti i predetti casi occorre necessariamente procedere avanti la Commissione Tributaria.
Il ricorso presentato, per importi non superiori a 50.000,00 euro, produce anche gli effetti di un reclamo/mediazione.
Si allega, a dimostrazione di quanto sopra, un provvedimento emesso dall'Ag. Entrate Riscossione in risposta ad un ricorso svolto dal ricorrente avanti la CTP di Torino avverso un'intimazione di pagamento con accoglimento integrale della domanda e conseguente annullamento dell'intimazione emessa.