Avvocato Stefano Angione a Reggio Emilia

Stefano Angione

Avvocato d'affari a Reggio Emilia

About     Contatti






La Regione è responsabile ex art. 2052 c.c. dei danni cagionati dalla circolazione della fauna selvatica

Scritto da: Stefano Angione - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Con la sentenza n. 7969 del 20.4.2020, la Corte di Cassazione ha affermato il seguente principio in materia di responsabilità della P.A. per i danni cagionati dalla fauna selvatica: “ai fini del risarcimento dei danni cagionati dagli animali selvatici appartenenti alle specie protette e che rientrano, ai sensi della legge n. 157 del 1992, nel patrimonio indisponibile dello Stato, va applicato il criterio di imputazione della responsabilità di cui all’art. 2052 c.c. e il soggetto pubblico responsabile va individuato nella Regione (…); la Regione potrà eventualmente rivalersi (anche chiamandoli in causa nel giudizio promosso dal danneggiato) nei confronti degli altri enti ai quali sarebbe spettato di porre in essere in concreto le misure che avrebbero dovuto impedire il danno, in quanto a tanto delegati, ovvero trattandosi di competenze di loro diretta titolarità”.

La sentenza merita di essere segnalata per almeno due motivi.

Innanzitutto, perché in tempi di COVID-19 e conseguente quarantena, la fauna selvatica si è velocemente riappropriata degli spazi lasciati vuoti dall’uomo e non sono mancati avvistamenti di animali selvatici, anche di grosse dimensioni, nel pieno centro dei borghi montani o collinari o in aperta campagna. Quindi sono sensibilmente aumentate le probabilità di contatto con tali animali e di possibile danno a persone o cose.

E prima ancora dell’emergenza da Coronavirus, si era registrato un aumento della presenza di animali selvatici, ad es. cinghiali, nelle periferie delle città perché attirati dai depositi di rifiuti.

In secondo luogo, perché la sentenza n. 7969/2020 costituisce un revirement della giurisprudenza di legittimità, che fino all’arresto in commento fondava la responsabilità della P.A. per danni da fauna selvatica sull’art. 2043 c.c. e non su quella oggettiva ex art. 2052 c.c. 

Inoltre, rispetto a precedenti orientamenti, tra loro nemmeno univoci e spesso contraddittori, la sentenza individua definitivamente in capo alla Regione il soggetto responsabile al quale indirizzare la domanda di risarcimento, salva la sua facoltà di regresso verso altri enti pubblici.

Qualificare la responsabilità ex art. 2052 c.c. anziché ex art. 2043 c.c. semplifica notevolmente la vita al soggetto danneggiato, che non dovrà più dimostrare la “colpa” della P.A. come doveva fare sotto il regime dell’art. 2043 c.c., essendo sufficiente allegare e dimostrare il danno, che tale danno è stato cagionato dalla circolazione di fauna selvatica, il nesso causale tra la condotta dell’animale e il danno e che l’animale rientra tra quelli che ai sensi della Legge 157/1992 o per effetto di altre disposizioni di legge fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato attribuito alla gestione delle Regioni. 

Adempiuto questo onere probatorio, la “colpa” della Regione si presume e spetterà a questa dimostrare il caso fortuito per liberarsi dalla responsabilità risarcitoria.

Se l’animale provoca un incidente stradale con danno a persone o cose, spetterà in capo al danneggiato l’ulteriore prova, ex art. 2054 c.1 c.c., di avere fatto tutto il possibile per evitare l’animale e ciò per superare la presunzione di concorso di colpa prevista dalla citata normativa codicistica.

La sentenza, particolarmente chiara ed analitica nel ricostruire il variegato, non univoco e spesso contraddittorio orientamento giurisprudenziale di legittimità formatosi in proposito nei decenni, semplifica la vita del danneggiato anche nell’individuazione del soggetto responsabile, ovvero nella Regione; i precedenti giurisprudenziali hanno invece individuato il responsabile a volte nella Provincia, mentre altre volte hanno individuato un complesso di responsabilità solidali o concorrenti tra enti pubblici non sempre di facile individuazione.

Quindi, come si legge tra le righe della sentenza, si restituisce al danneggiato l’effettività della tutela dei propri diritti ex artt. 3 e 24 Cost. Si vedrà se la sentenza n. 7969/2020 resterà isolata oppure se il nuovo orientamento da essa inaugurato sarà seguito da altre pronunce di legittimità, ferma comunque restando, a questo punto, l’opportunità di un intervento delle Sezioni Unite.


Avv. Stefano Angione - Avvocato d'affari a Reggio Emilia

Avvocato dal 2004, Stefano presta consulenza e assistenza in svariati settori del diritto d'impresa, anche in ambito internazionale con una fitta rete di corrispondenti. Si occupa in particolare di diritto civile, commerciale, societario, 231, antitrust, e-commerce, sicurezza alimentare e turismo, nonché di contenzioso e recupero credito nazionale e internazionale. Ha ricoperto incarichi di arbitro in controversie societarie, di curatore fallimentare ed è legale di fiducia di altri fallimenti. Parla correntemente inglese e francese ed è referente della Camera di Commercio Italiana a Dubai e della Cámara de Comercio del Caribe.




Stefano Angione

Esperienza


Diritto internazionale ed europeo

La consulenza e l'assistenza corporate, giudiziale e stragiudiziale, in ambito internazionale ed UE, rappresenta la principale area di attività dell'Avv. Angione, nella quale si avvale anche di una collaudata rete di corrispondenti stranieri operativi in tutte le aree del diritto d'impresa e nei principali mercati del mondo. Tra le esperienze maturate si segnalano procedure arbitrali presso la CCI di Parigi e giudiziali presso Corti straniere, l'esecuzione all'estero di lodi e sentenze straniere, nonchè operazioni di costituzione all'estero di JV e branches di società italiane.


Diritto commerciale e societario

La materia commerciale rappresenta la naturale area di competenza dell'Avv. Angione, anche in ambito internazionale, essendosi occupato, in via stragiudiziale e giudiziale, di contratti di vendita, fornitura, distribuzione, fanchising, appalto, subappalto, d'opera, consulenza, somministrazione, e-commerce, licenza, NDA, due diligence e altro ancora. In ambito societario, oltre ad avere trattato la materia come arbitro e curatore fallimentare, ha altresì acquisito familiarità con i principi di altri ordinamenti grazie al suo convolgimento nelle citate operazioni straordinarie transfrontaliere.


Antitrust e concorrenza sleale

L'Avv. Angione si è spesso occupato di tematiche antitrust e di concorrenza sleale, nelle loro diverse declinazioni e sfaccettature, quando impegnato nella consulenza contrattuale o nel patrocinio dei suoi clienti. Si tratta delle materie nelle quali ha mosso i primi passi come praticante e poi avvocato, già durante gli studi post-laurea al Collegio Europeo di Parma e poi negli anni bruxellesi all'interno dell'ufficio locale di un primario Studio Legale milanese: esperienze che hanno lasciato in eredità una considerevole esperienza, accresciuta negli anni successivi, che ancora oggi coltiva e mette al servizio della clientela.


Altre categorie:

Diritto civile, Fallimento e proc. concorsuali, Contratti, Diritto e sicurezza alimentare, Diritto del turismo, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Fusioni e acquisizioni, Proprietà intellettuale, Brevetti, Marchi, Franchising, Usura, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto del lavoro, Mobbing, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Diritto immobiliare, Diritto condominiale, Locazioni, Diritto ambientale, Diritto dell'informatica, Arbitrato, Risarcimento danni.


Referenze

Esperienza di lavoro

Socio co-fondatore - AGSZ Studio di Avvocati

Dal 1/2019 - lavoro attualmente qui

Consulenza e assistenza legale, giudiziale, arbitrale e stragiudiziale a favore di PMI e grandi società, anche quotate. Gestione dei Clienti dello Studio attivi nel commercio con l’estero, con prestazioni in materia di contrattualistica nazionale e internazionale (redazione di contratti di distribuzione, agenzia, licenza, consulenza, vendita e fornitura, appalto, NDA), internazionalizzazione delle imprese (assistenza alla costituzione di società e JV all’estero e predisposizione dei necessari set contrattuali, coordinamento degli avvocati corrispondenti esteri), pareristica in diritto commerciale, societario, fallimentare, industriale, del lavoro, UE e antitrust. Patrocinio in svariate cause civili e commerciali, anche all’estero. Curatore in diversi fallimenti dichiarati dal Tribunale di Reggio Emilia. Arbitro in procedure arbitrali italiane e consulente in arbitrati internazionali.

Titolo professionale

Master in diritto, economia e politica delle Comunità Europee

Collegio Europeo di Parma - 7/2001

La Fondazione Collegio Europeo di Parma è un istituto post-universitario specializzato in studi europei e avente l’obiettivo di preparare giovani laureati provenienti da tutto il mondo nel campo del diritto, dell’economia e delle politiche dell’Unione europea. Il Collegio Europeo è nato nel 1988 sotto forma di Consorzio grazie all’Università di Parma (Dipartimento di Giurisprudenza); nel 1° luglio 2004 è stato trasformato in Fondazione Collegio Europeo di Parma. La formazione interdisciplinare conseguita dagli Allievi del Collegio Europeo consente, in particolare, di seguire con efficacia la concezione e l’attuazione delle politiche dell’Unione in percorsi di carriera sia all’interno di istituzioni europee, nazionali e locali, sia in associazioni di categoria, uffici di rappresentanza, imprese e libere professioni. Il percorso didattico della Fondazione Collegio Europeo di Parma, accolto con favore in ambito europeo, si avvale di un corpo docente costituito alti dirigenti di Istituzioni europee e nazionali, docenti universitari ed esperti in tematiche europee. Oltre al percorso formativo post-laurea, finalizzato al conseguimento del Diploma e Master universitario in Alti Studi Europei, la Fondazione ha anche promosso corsi di formazione specialistica in diritto, economia e politiche europee a favore di enti locali (Regioni, Province, Comuni, ecc.), dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) avente sede a Parma, nonché corsi di specializzazione in europrogettazione, seminari specifici sui programmi europei, workshop e attività formative e informative su tematiche europee.

Esperienza di lavoro

Avvocato - Studio Legale Bassi & Terzi - Reggio Emilia

Dal 9/2008 al 11/2018

Avvocato collaboratore (business lawyer). Consulenza e assistenza legale, giudiziale, arbitrale e stragiudiziale a favore di PMI e grandi società, anche quotate. Contrattualistica nazionale e internazionale, internazionalizzazione delle imprese, pareristica in diritto commerciale, societario, fallimentare, industriale, UE e antitrust, nonché in materia di D.Lgs. 231/01. Curatore in diversi fallimenti dichiarati dal Tribunale di Reggio Emilia. Arbitro in procedure arbitrali italiane e consulente in arbitrati internazionali.

Leggi altre referenze (17)

Lo studio

Stefano Angione
Via Pier Carlo Cadoppi 12
Reggio Emilia (RE)

Contatti:

Telefono WhatsApp Email

Per informazioni e richieste

Contatta l'Avv. Angione:

Contatta l'Avv. Angione per sottoporre il tuo caso:

Nome e cognome:
Città:
Email:
Telefono:
Descrivi la tua richiesta:
Telefono WhatsApp Email

Accetto l’informativa sulla privacy ed il trattamento dati

Telefono Email Chat
IUSTLAB

Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati
Privacy e cookie policy