Pubblicazione legale:
La Suprema Corte, con la recente ordinanza 31 Marzo 2021 n. 8958, si è espressa in modo piuttosto tranchant su una questione che, di recente, aveva più volte sollecitato l’intervento degli interpreti e alimentato una schizofrenia decisionale dei Tribunali di merito, refrattari ad allinearsi con l’orientamento della Corte di legittimità.
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